Lollobrigida: misure Ue per settore agricolo sono primo segnale
(Teleborsa) - "Tutti i provvedimenti di questa natura sono bene accolti, è un primo segnale rispetto alle richieste degli agricoltori europei per riavere una centralità che meritano". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine della riunione dell'Agrifish in corso a Bruxelles commentando le misure annunciate oggi dalla Commissione Europea sull'agricoltura. "Dalle interlocuzioni che ho avuto in queste ore con diversi Ministri e Commissari Europei, emerge un cambio di passo significativo nei confronti del comparto agricolo, inimmaginabile fino a qualche tempo fa".
"Siamo orientati ad approfondire gli aspetti di queste proposte con un confronto con le nostre associazioni, ne ho incontrate molte in questi giorni - ha aggiunto - ho incontrato anche Giansanti di Confagricoltura e del Copa Cogeca e Prandini di Coldiretti. C'è un quadro nuovo in Europa che ho constatato anche in queste ore nelle relazioni con molti commissari. Ho dialogato anche con il commissario Hansen e ho trovato grandi punti di raccordo sugli indirizzi per il prossimo quinquennio"
"Da due giorni dialoghiamo sulla pesca nel Mediterraneo per garantire ai pescatori reddito e pari opportunità con i paesi terzi che attingono nel Mediterraneo. Il dato della proposta europea va riequilibrato: c'è la volontà comune di arrivare a un accordo ma si deve concordare la redditività del sistema pesca con la riduzione degli sforzi di pesca".
Sul nodo della pesca nel mar Mediterraneo sono quindi "in corso continue riunioni tecniche e politiche, e c'è l'indirizzo di tre nazioni importanti, Italia, Francia e Spagna, poi sostenuto anche da altre che chiedono di evitare ulteriori drammatiche riduzioni", ha proseguito il ministro. "La pesca - ha sottolineato ancora il ministro - è un settore che va tutelato per tante ragioni, l'Italia pesca solo nel Mediterraneo e se le marineria si riducono del 50% in 30 anni e del 23% in 10 anni ci si deve chiedere cosa è accaduto. Evidentemente le regole europee sono state così rigide da impedire loro di fare il proprio mestiere, di conseguenza il nostro import di pesce è aumentato e il pesce è stato pescato dal nostro mare Mediterraneo da paesi terzi e da altri luoghi in cui non ci sono le stesse regole".
"Dobbiamo fare un salto di qualità sia in termini di risorse a disposizione degli allevatori sia per cambiare alcune regole sulla biosicurezza degli impianti o la lista dei prodotti che possono essere considerati immuni da rischi, commercializzati o lavorati. Ci lavoriamo con la Germania", ha detto Lollobrigida spiegando che è stato presentato un documento congiunto con la Germania sul problema della Psa, la peste suina africana e che "l'azione italiana è stata considerata molto seria ed efficace da Bruxelles".
(Teleborsa) 11-12-2024 10:12
"Siamo orientati ad approfondire gli aspetti di queste proposte con un confronto con le nostre associazioni, ne ho incontrate molte in questi giorni - ha aggiunto - ho incontrato anche Giansanti di Confagricoltura e del Copa Cogeca e Prandini di Coldiretti. C'è un quadro nuovo in Europa che ho constatato anche in queste ore nelle relazioni con molti commissari. Ho dialogato anche con il commissario Hansen e ho trovato grandi punti di raccordo sugli indirizzi per il prossimo quinquennio"
"Da due giorni dialoghiamo sulla pesca nel Mediterraneo per garantire ai pescatori reddito e pari opportunità con i paesi terzi che attingono nel Mediterraneo. Il dato della proposta europea va riequilibrato: c'è la volontà comune di arrivare a un accordo ma si deve concordare la redditività del sistema pesca con la riduzione degli sforzi di pesca".
Sul nodo della pesca nel mar Mediterraneo sono quindi "in corso continue riunioni tecniche e politiche, e c'è l'indirizzo di tre nazioni importanti, Italia, Francia e Spagna, poi sostenuto anche da altre che chiedono di evitare ulteriori drammatiche riduzioni", ha proseguito il ministro. "La pesca - ha sottolineato ancora il ministro - è un settore che va tutelato per tante ragioni, l'Italia pesca solo nel Mediterraneo e se le marineria si riducono del 50% in 30 anni e del 23% in 10 anni ci si deve chiedere cosa è accaduto. Evidentemente le regole europee sono state così rigide da impedire loro di fare il proprio mestiere, di conseguenza il nostro import di pesce è aumentato e il pesce è stato pescato dal nostro mare Mediterraneo da paesi terzi e da altri luoghi in cui non ci sono le stesse regole".
"Dobbiamo fare un salto di qualità sia in termini di risorse a disposizione degli allevatori sia per cambiare alcune regole sulla biosicurezza degli impianti o la lista dei prodotti che possono essere considerati immuni da rischi, commercializzati o lavorati. Ci lavoriamo con la Germania", ha detto Lollobrigida spiegando che è stato presentato un documento congiunto con la Germania sul problema della Psa, la peste suina africana e che "l'azione italiana è stata considerata molto seria ed efficace da Bruxelles".
(Teleborsa) 11-12-2024 10:12