Lavoro, twin transition (digitale e green) spinge la produttività: il Rapporto Fondimpresa-Inapp
(Teleborsa) - Porre particolare attenzione sull'efficacia della formazione continua per potenziare le competenze dei lavoratori, al fine di rendere sostenibili le transizioni digitali e ambientali nella produzione e nelle organizzazioni del lavoro: è uno degli obiettivi del Rapporto Fondimpresa-Inapp "La sfida della formazione in azienda nell'era delle twin transition" presentato oggi, giovedì 17 ottobre, presso l'Auditorium Inapp. Il Rapporto nasce da una indagine promossa da Inapp e Fondimpresa e analizza i risultati degli interventi di formazione continua in Italia di oltre 100 casi aziendali e sull'indagine Rilevazione delle Opinioni dei Lavoratori e delle Aziende che hanno
coinvolto più di 10.000 lavoratori in aziende che occupano circa 400.000 dipendenti.
I risultati ottenuti nel corso del 2022, illustrati da Valentina Ferri (ricercatrice Inapp), Maurizio Bernava e Nausica Iencenelli (Fondimpresa), mettono in evidenza che il 40,1% lavora in imprese che ha investito in transizione verde ed è stato coinvolto in progetti sulle tecnologie abilitano Industria 4.0. I corsi "green" hanno riguardato maggiormente il miglioramento dei prodotti e dei processi sul versante della sostenibilità ambientale (13,8%) e l'introduzione di nuovi prodotti e processi nelle organizzazioni del lavoro (6,8%). Questo progetti formativi hanno registrato una particolare concentrazione nelle aree del Nord Italia. L'incremento dei programmi è stato significativo nel periodo post pandemia Covid, questi ultimi contribuendo ad un significativo miglioramento della produttività e della competitività aziendale e al rafforzamento delle competenze dei lavoratori.
I risultati dell'indagine sono stati commentati dal Presidente di Fondimpresa Aurelio Regina, da Massimo Temussi, Direttore Generale delle Politiche attive per il lavoro, e da Simonetta Ponzi, Consigliera del CDA di Fondimpresa.
"La collaborazione istituzionale tra Inapp e Fondimpresa è ormai al suo quinto anno, abbiamo dimostrato che unendo le nostre esperienze e peculiarità si può dar vita a qualcosa di unico come il rapporto sul monitoraggio valutativo delle attività formative svolte dalle aziende, in questa edizione vengono analizzati piani che hanno riguardato le due transizioni, quella digitale e tecnologica e quella green, energetica ed ambientale", ha dichiarato Aurelio Regina. "Trovo che questo tipo di attività qualitativa sulle attività svolte, anche se naturalmente a campione, visti i nostri numeri, sia molto Europeo, e leghi con trasparenza sia la nostra attività sia i risultati raggiunti a degli
standard sempre più elevati. La transizione tecnologica e digitale e la transizione green non sono più un optional, ma una necessità imprescindibile per imprese e lavoratori che intendano rimanere saldi e prosperi nel panorama economico contemporaneo."
Nell'intervento conclusivo il Presidente dell'Inapp Natale Forlani ha sottolineato "il successo della progettazione degli interventi che associano l'introduzione di nuove tecnologie nelle organizzazioni del lavoro con i programmi mirati di formazione continua dei lavoratori che favoriscono il pieno sviluppo delle potenzialità degli investimenti e della produttività. Sono esempi che vanno implementati con il
supporto dei fondi interprofessionali. I medesimi promossi dalle parti sociali anche nei settori che registrano una presenza diffusa di piccole imprese, e assunti nei programmi di politica attiva del lavoro per l'inserimento lavorativo dei giovani in uscita dai percorsi scolastici e universitari. Il rifinanziamento del fondo per le nuove competenze può diventare l'occasione per diffondere queste buone pratiche e
aumentare il numero delle imprese e dei lavoratori coinvolti".
(Teleborsa) 17-10-2024 14:35
coinvolto più di 10.000 lavoratori in aziende che occupano circa 400.000 dipendenti.
I risultati ottenuti nel corso del 2022, illustrati da Valentina Ferri (ricercatrice Inapp), Maurizio Bernava e Nausica Iencenelli (Fondimpresa), mettono in evidenza che il 40,1% lavora in imprese che ha investito in transizione verde ed è stato coinvolto in progetti sulle tecnologie abilitano Industria 4.0. I corsi "green" hanno riguardato maggiormente il miglioramento dei prodotti e dei processi sul versante della sostenibilità ambientale (13,8%) e l'introduzione di nuovi prodotti e processi nelle organizzazioni del lavoro (6,8%). Questo progetti formativi hanno registrato una particolare concentrazione nelle aree del Nord Italia. L'incremento dei programmi è stato significativo nel periodo post pandemia Covid, questi ultimi contribuendo ad un significativo miglioramento della produttività e della competitività aziendale e al rafforzamento delle competenze dei lavoratori.
I risultati dell'indagine sono stati commentati dal Presidente di Fondimpresa Aurelio Regina, da Massimo Temussi, Direttore Generale delle Politiche attive per il lavoro, e da Simonetta Ponzi, Consigliera del CDA di Fondimpresa.
"La collaborazione istituzionale tra Inapp e Fondimpresa è ormai al suo quinto anno, abbiamo dimostrato che unendo le nostre esperienze e peculiarità si può dar vita a qualcosa di unico come il rapporto sul monitoraggio valutativo delle attività formative svolte dalle aziende, in questa edizione vengono analizzati piani che hanno riguardato le due transizioni, quella digitale e tecnologica e quella green, energetica ed ambientale", ha dichiarato Aurelio Regina. "Trovo che questo tipo di attività qualitativa sulle attività svolte, anche se naturalmente a campione, visti i nostri numeri, sia molto Europeo, e leghi con trasparenza sia la nostra attività sia i risultati raggiunti a degli
standard sempre più elevati. La transizione tecnologica e digitale e la transizione green non sono più un optional, ma una necessità imprescindibile per imprese e lavoratori che intendano rimanere saldi e prosperi nel panorama economico contemporaneo."
Nell'intervento conclusivo il Presidente dell'Inapp Natale Forlani ha sottolineato "il successo della progettazione degli interventi che associano l'introduzione di nuove tecnologie nelle organizzazioni del lavoro con i programmi mirati di formazione continua dei lavoratori che favoriscono il pieno sviluppo delle potenzialità degli investimenti e della produttività. Sono esempi che vanno implementati con il
supporto dei fondi interprofessionali. I medesimi promossi dalle parti sociali anche nei settori che registrano una presenza diffusa di piccole imprese, e assunti nei programmi di politica attiva del lavoro per l'inserimento lavorativo dei giovani in uscita dai percorsi scolastici e universitari. Il rifinanziamento del fondo per le nuove competenze può diventare l'occasione per diffondere queste buone pratiche e
aumentare il numero delle imprese e dei lavoratori coinvolti".
(Teleborsa) 17-10-2024 14:35