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Fiducia imprese e consumatori, "ancora luci e ombre": i commenti
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Con riferimento alle imprese, l'indice di fiducia diminuisce nelle costruzioni e nei servizi di mercato mentre dalla manifattura e dal commercio al dettaglio provengono segnali positivi. In particolare, la fiducia peggiora nelle costruzioni e, soprattutto, nei servizi (l'indice scende, rispettivamente, da 104,5 a 103,6 e da 97,1 a 95,9) mentre nella manifattura e nel commercio si stima un aumento dell'indicatore (nell'ordine, da 86,9 a 87,6 e da 102,2 a 102,6).
"A luglio 2024 il clima di fiducia delle imprese diminuisce per il quarto mese consecutivo posizionandosi al di sotto della media degli ultimi 12 mesi (luglio 2023 - giugno 2024). La diminuzione dell'indice è dovuta al peggioramento registrato nelle costruzioni e, soprattutto, nei servizi di mercato – ha commentato l'Istituto di statistica –. L'indice di fiducia dei consumatori continua a crescere, senza interruzioni, dallo scorso maggio e raggiunge il valore più elevato da febbraio 2022. La maggior parte delle variabili che compongono il clima di fiducia migliorano ad eccezione delle attese sulla disoccupazione, stimate in aumento, nonché delle opinioni sull'opportunità di risparmiare e di quelle sulla convenienza all'acquisto di beni durevoli, il cui saldo diminuisce".
"Ancora luci e ombre sul fronte della fiducia di consumatori e imprese", ha affermato il Codacons, commentando i numeri forniti oggi dall'Istat. "L'indice relativo alle famiglie registra a luglio il terzo aumento consecutivo, spinto dalla frenata dell'inflazione e da un assestamento dei prezzi al dettaglio, raggiungendo il livello più alto da febbraio 2022 – ha spiegato il Codacons – Situazione del tutto inversa per le imprese, con la fiducia che a luglio segna il quarto calo consecutivo, portandosi sul valore più basso dell'ultimo anno.
"L'arrivo della stagione estiva spinge al rialzo la fiducia dei consumatori, i quali tuttavia mostrano evidenti preoccupazioni sul fronte del risparmio e dell'acquisto dei beni durevoli, come attesta il report dell'Istat – afferma il presidente Carlo Rienzi –. Situazione del tutto inversa per le imprese, le cui aspettative crollano ai valori più bassi dell'ultimo anno, con possibili ripercussioni negative non solo sugli investimenti ma anche sull'occupazione".
(Teleborsa) 26-07-2024 12:37