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GB, entra in vigore l'ETA: il permesso elettronico di viaggio per i cittadini Ue

News Image (Teleborsa) - Cambiano le regole per entrare in Gran Bretagna. Da ieri, 2 aprile, i cittadini di circa 30 paesi europei, ad eccezione dell'Irlanda, dovranno portare con sé il permesso elettronico per entrare nel paese. Il Governo britannico ha, infatti, introdotto l'ETA (Electronic Travel Authorisation) quale requisito di viaggio. Non si tratta di un visto ma – spiega il Consolato d'Italia a Londra – una previa autorizzazione (elettronica) a viaggiare verso il Regno Unito riservata agli stranieri non residenti esentati dall'obbligo di visto per soggiorni brevi di non oltre sei mesi.

Devono richiedere il permesso tutti gli stranieri non residenti, compresi i bambini, che non necessitano di un visto per soggiorni brevi o che non possiedono alcuno status di immigrazione nel Regno Unito.

Sono esentati dall'obbligo di ETA: i cittadini stranieri residenti nel Regno Unito titolari di un valido permesso di soggiorno e, tra questi, i titolari di pre-settled status o settled status ai sensi dello EU Settlement Scheme; i cittadini britannici e irlandesi non necessitano di un'ETA; i passeggeri in transito che non passano per i controlli di frontiera UK.

L'ETA consente viaggi multipli nel Regno Unito per soggiorni fino ad un massimo di sei mesi alla volta, nell'arco di due anni o fino alla scadenza del passaporto del titolare, a seconda di quale di questi eventi si verifichi prima. I visitatori devono viaggiare con lo stesso passaporto utilizzato al momento della richiesta dell'ETA.

L'autorizzazione può essere richiesta esclusivamente online, tramite l'apposita applicazione UK ETA o sul sito web. Il riscontro è fornito in pochi minuti o entro 3 giorni lavorativi (salvo casi eccezionali). Il richiedente riceverà una mail di conferma. L'autorizzazione sarà digitalmente associata al passaporto, pertanto non verrà rilasciato alcun documento da presentare al momento dell'imbarco o al controllo di frontiera.

"È fortemente sconsigliato – avverte il Consolato d'Italia a Londra – affidarsi ad agenzie o associazioni non governative presenti sul web, che potrebbero applicare costi aggiuntivi o fornire informazioni errate. Alcune agenzie e siti non ufficiali applicano tariffe fino a 100 sterline per la stessa procedura".

La richiesta al momento costa 10 sterline, ma è già stato anticipato che in futuro verrà innalzata a 16.





(Foto: © Ineta Alvarado/123RF)

(Teleborsa) 03-04-2025 10:30