G7 turismo, Santanchè: "Settore chiamato a profondo rinnovamento
(Teleborsa) - "Come il Rinascimento fu un momento di rinascita e innovazione anche il turismo è chiamato a un profondo rinnovamento che guardi al futuro ma senza dimenticare le radici storiche e culturali che lo uniscono.Ci troviamo nello splendido Salone dei Cinquecento, un luogo di straordinaria rilevanza storica, politica e culturale. Questo spazio, nel cuore di Palazzo Vecchio, è espressione della grandiosità e della visione di un'epoca che ha posto l'uomo e il suo ingegno al centro del mondo. È proprio qui, in questo scenario unico, che abbiamo scelto di inaugurare la prima riunione del G7 dedicata al turismo. Il Salone dei Cinquecento, con le sue preziose opere d'arte, è il simbolo perfetto della capacità di dialogo e confronto che caratterizza il nostro settore". È quanto ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanchè in apertura del G7 del Turismo a Firenze, nel Salone dei 500 in Palazzo Vecchio, uno dei simboli del Rinascimento. I lavori del primo G7 dedicato al settore turistico hanno preso il via nel Cortile del Michelozzo dove Santanchè ha accolto il ministro del Turismo del Canada Soraya Martinez Ferrada e il viceministro Sony Perron, il vicedirettore generale Mercato interno, Industria, Imprenditoria e PMI dell'Unione Europea Hubert Gambs, il ministro del delegato per l'Economia del Turismo della Francia Marina Ferrari, il coordinatore federale per l'Economia Marittima e il Turismo della Germania Dieter Gerald Janecek, il commissario dell'Agenzia del Turismo del Giappone Naoya Haraikawa, il direttore per i Media e l'Internazionalizzazione del Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport del Regno Unito Robert Specterman-Green, il vice assistente segretario per i Viaggi e il Turismo degli Stati Uniti d'America Alex Lasry.
"Dobbiamo superare certi facili schemi che propongono un'incompatibilità tra turismo e natura o tra turisti e popolazione locale. Il nostro sforzo, ritengo, – ha detto la ministra del Turismo – dovrà essere invece quello di armonizzare questi fattori che non possono sviluppare tutto il rispettivo potenziale gli uni in assenza degli altri, tenendo ben presenti le nostre responsabilità come gruppo di economie che figurano tra le principali destinazioni e origini dei flussi turistici internazionali".
"Vogliamo concentrarci oggi – ha aggiunto Santanchè – sulla promozione della crescita e della prosperità attraverso un turismo che sia sempre più inclusivo e sostenibile, con politiche attente a portare sviluppo anche in luoghi che non hanno sinora beneficiato delle opportunità create dal turismo, a sviluppare offerte turistiche sempre più ampie e differenziate, che permettano una distribuzione ordinata dei flussi turistici nello spazio e nel corso dell'anno, per assicurare una crescita e uno sviluppo equilibrato che rispetti le comunità locali e l'ambiente. Per sua natura il turismo – ha proseguito – richiede approcci coordinati tra diverse amministrazioni e diversi livelli di governo e un'attenta collaborazione e dialogo con le comunità locali e con il settore privato, soprattutto con quelle micro, piccole e medie imprese che rappresentano l'ossatura dell'industria turistica e che spesso hanno bisogno di supporto nell'affrontare le grandi trasformazioni, come quella digitale e dell'intelligenza artificiale o gli investimenti necessari per rendere l'offerta sempre più sostenibile".
"Nelle prossime sessioni – ha detto Santanchè – affronteremo temi cruciali quali quella della creazione di opportunità di lavoro e lo sviluppo di competenze professionali per affrontare le grandi sfide che si presentano anche per le prospettive concrete del futuro dei giovani, specie nelle aree più svantaggiate, e temi che plasmeranno il futuro del turismo e delle nostre economie, a partire dall'intelligenza artificiale. Questa tecnologia sta trasformando radicalmente il modo in cui viaggiamo e organizziamo il turismo, migliorando l'esperienza del viaggiatore e contribuendo all'efficienza e alla sostenibilità. Tuttavia, al centro di ogni innovazione tecnologica deve rimanere sempre l'uomo: le nostre scelte devono essere guidate da un approccio etico, che ponga il benessere delle persone, la loro sicurezza e la qualità dell'esperienza turistica come priorità assolute".
In occasione della visita dei ministri G7 al borgo di Monteriggioni, che si svolgerà nel pomeriggio di oggi, il Ministero del Turismo ha reso noti alcuni dati sull'impatto e sul valore di queste destinazioni spesso ritenute secondarie e, in realtà, fortemente identitarie e centrali nel panorama italiano. L'iniziativa, voluta da Santanchè, – spiega il Mit in una nota – ha l'obiettivo di valorizzare, nell'ambito di un palcoscenico internazionale di grande prestigio, i borghi italiani che rendono unica la proposta turistica dell'Italia.
I borghi rappresentano una realtà diffusa e rilevante in Italia e corrispondono, secondo uno studio di Fondazione Tor Vergata, quasi al 70% dei Comuni italiani e hanno una popolazione complessiva di circa 10 milioni di residenti. Di questi piccoli Comuni, 363 sono riconosciuti come Borghi più belli d'Italia, e la Toscana – sede ospitante del G7 Turismo – è nel podio delle Regioni italiane per concentrazione di borghi più belli. In particolare, il turismo nei borghi più belli d'Italia costituisce una leva economica essenziale per l'ecosistema del comparto, contribuendo – stando a Deloitte – al Pil con oltre 5 miliardi di euro ogni anno e generando una ricaduta occupazionale che consiste in più di 90 mila occupati complessivi, tra diretto, indiretto e indotto. Secondo le ultime rilevazioni di Deloitte, nel 2022, questi borghi hanno attirato quasi 9 milioni di visitatori, determinando un impatto economico complessivo di circa 14 miliardi di euro.
(Teleborsa) 14-11-2024 14:32
"Dobbiamo superare certi facili schemi che propongono un'incompatibilità tra turismo e natura o tra turisti e popolazione locale. Il nostro sforzo, ritengo, – ha detto la ministra del Turismo – dovrà essere invece quello di armonizzare questi fattori che non possono sviluppare tutto il rispettivo potenziale gli uni in assenza degli altri, tenendo ben presenti le nostre responsabilità come gruppo di economie che figurano tra le principali destinazioni e origini dei flussi turistici internazionali".
"Vogliamo concentrarci oggi – ha aggiunto Santanchè – sulla promozione della crescita e della prosperità attraverso un turismo che sia sempre più inclusivo e sostenibile, con politiche attente a portare sviluppo anche in luoghi che non hanno sinora beneficiato delle opportunità create dal turismo, a sviluppare offerte turistiche sempre più ampie e differenziate, che permettano una distribuzione ordinata dei flussi turistici nello spazio e nel corso dell'anno, per assicurare una crescita e uno sviluppo equilibrato che rispetti le comunità locali e l'ambiente. Per sua natura il turismo – ha proseguito – richiede approcci coordinati tra diverse amministrazioni e diversi livelli di governo e un'attenta collaborazione e dialogo con le comunità locali e con il settore privato, soprattutto con quelle micro, piccole e medie imprese che rappresentano l'ossatura dell'industria turistica e che spesso hanno bisogno di supporto nell'affrontare le grandi trasformazioni, come quella digitale e dell'intelligenza artificiale o gli investimenti necessari per rendere l'offerta sempre più sostenibile".
"Nelle prossime sessioni – ha detto Santanchè – affronteremo temi cruciali quali quella della creazione di opportunità di lavoro e lo sviluppo di competenze professionali per affrontare le grandi sfide che si presentano anche per le prospettive concrete del futuro dei giovani, specie nelle aree più svantaggiate, e temi che plasmeranno il futuro del turismo e delle nostre economie, a partire dall'intelligenza artificiale. Questa tecnologia sta trasformando radicalmente il modo in cui viaggiamo e organizziamo il turismo, migliorando l'esperienza del viaggiatore e contribuendo all'efficienza e alla sostenibilità. Tuttavia, al centro di ogni innovazione tecnologica deve rimanere sempre l'uomo: le nostre scelte devono essere guidate da un approccio etico, che ponga il benessere delle persone, la loro sicurezza e la qualità dell'esperienza turistica come priorità assolute".
In occasione della visita dei ministri G7 al borgo di Monteriggioni, che si svolgerà nel pomeriggio di oggi, il Ministero del Turismo ha reso noti alcuni dati sull'impatto e sul valore di queste destinazioni spesso ritenute secondarie e, in realtà, fortemente identitarie e centrali nel panorama italiano. L'iniziativa, voluta da Santanchè, – spiega il Mit in una nota – ha l'obiettivo di valorizzare, nell'ambito di un palcoscenico internazionale di grande prestigio, i borghi italiani che rendono unica la proposta turistica dell'Italia.
I borghi rappresentano una realtà diffusa e rilevante in Italia e corrispondono, secondo uno studio di Fondazione Tor Vergata, quasi al 70% dei Comuni italiani e hanno una popolazione complessiva di circa 10 milioni di residenti. Di questi piccoli Comuni, 363 sono riconosciuti come Borghi più belli d'Italia, e la Toscana – sede ospitante del G7 Turismo – è nel podio delle Regioni italiane per concentrazione di borghi più belli. In particolare, il turismo nei borghi più belli d'Italia costituisce una leva economica essenziale per l'ecosistema del comparto, contribuendo – stando a Deloitte – al Pil con oltre 5 miliardi di euro ogni anno e generando una ricaduta occupazionale che consiste in più di 90 mila occupati complessivi, tra diretto, indiretto e indotto. Secondo le ultime rilevazioni di Deloitte, nel 2022, questi borghi hanno attirato quasi 9 milioni di visitatori, determinando un impatto economico complessivo di circa 14 miliardi di euro.
(Teleborsa) 14-11-2024 14:32