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Fedrigoni prevede di chiudere il 2024 con ricavi in crescita a 2 miliardi di euro

News Image (Teleborsa) - Fedrigoni, gruppo italiano attivo nella produzione di carte speciali per packaging di lusso e altre applicazioni creative, etichette autoadesive, supporti grafici per la comunicazione visiva e soluzioni RFID, ha chiuso il terzo trimestre 2024 con ricavi per 468,3 milioni di euro contro i 412 milioni dello stesso periodo del 2023 (+13,7%) e un adjusted Ebitda di 61,7 milioni, superiore dell'8,2% ai 57 milioni nel 3Q 2023. Una traiettoria di crescita confermata dai risultati dei primi 9 mesi dell'anno, che si attestano a 1.425,4 milioni di euro di ricavi (+8,7% rispetto a 1.311,2 milioni di gennaio-settembre 2023) e a 221,7 milioni di adjusted Ebitda (+8,2%, contro 204,9 milioni).

Il Gruppo si prepara a chiudere l'anno con un fatturato superiore ai 2 miliardi di euro. "Il 2024 è stato caratterizzato ancora una volta da una discreta volatilità - commenta l'amministratore delegato Marco Nespolo - Abbiamo iniziato con buoni risultati nei primi sei mesi, in parte trainati da una ripresa del trend di destocking in tutte le catene del valore che serviamo. Nell'ultima parte dell'anno abbiamo avuto un graduale rallentamento, dovuto principalmente all'attenuazione della crescita in alcuni mercati finali come il lusso e il wine&spirit. Nel complesso è stato un anno piuttosto positivo che, secondo le nostre stime, si chiuderà con una crescita del 10% circa dei ricavi e dell'Ebitda. Salvo particolari sorprese negli ultimi mesi dell'anno, ci aspettiamo infatti che i ricavi 2024 superino i 2 miliardi di euro (da 1,8 miliardi di euro nel 2023) e l'Ebitda proforma superi i 370 milioni di euro, con una crescita di circa il 10% rispetto all'anno precedente (337,7 milioni di euro)".

Nel 2024 il Gruppo ha continuato a perseguire il suo piano industriale e ha portato a termine quattro operazioni di M&A: l'acquisizione di uno stabilimento di carte speciali in Cina, precedentemente parte del Gruppo Arjowiggins; la partecipazione di minoranza nella start-up SharpEnd come parte del focus dell'azienda sull'offerta di prodotti digitalizzati; l'acquisizione di alcuni asset di Mohawk, il secondo più grande player di carte speciali in Nord America, e quella di Poli-Tape, un produttore di materiali grafici per la comunicazione visiva.

Oggi è il primo operatore al mondo nel settore delle etichette per il vino e delle carte speciali per packaging di lusso, il secondo nelle carte per il disegno e il terzo nei materiali autoadesivi e nella produzione di inlay e tag RFID. E proprio il business RFID (UHF, HF e NFC) sta diventando sempre più strategico per Fedrigoni: ha visto i ricavi dei primi nove mesi del 2024 aumentare del 142% rispetto a quelli dello stesso periodo del 2023 (92,2 milioni di euro contro 38,1 milioni di euro); l'Ebitda adjusted da gennaio a settembre 2024 è addirittura più che triplicato, passando da 4,7 milioni di euro (9M A 2023) a 15,6 milioni di euro (9M A 2024, +231,9%).

"Continuiamo a crescere a livello globale e solo il 20% del nostro fatturato viene dall'Italia - aggiunge Nespolo - Nei prossimi anni intendiamo accelerare ancora di più sulla nostra presenza globale, concentrandoci in particolare su Nord America, America Latina e Asia Pacifico. Abbiamo un piano di investimenti ambizioso per sostenere la crescita nel quadriennio 2025-2028: oltre 300 milioni di euro a livello globale, di cui circa 100 milioni in Italia, per innovare i prodotti e renderli sempre più sostenibili, belli e performanti, con l'obiettivo di sostituire la plastica dove possibile e consentire la piena circolarità, ma anche per rendere i nostri siti produttivi ancora più efficienti, sicuri e sostenibili in termini di impatto ambientale".

(Teleborsa) 12-12-2024 09:22


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