Federcontribuenti presenta un esposto al garante sul concordato preventivo biennale
(Teleborsa) - "Grave il tono intimidatorio usato nelle lettere che minacciano controlli fiscali più severi per coloro che non aderiranno al concordato.
Questo metodo coercitivo è lesivo della libertà di scelta dei cittadini. Vogliamo continuare con le vessazioni ai contribuenti dopo gli anni bui di Equitalia?". Così il Presidente di Federcontribuenti, Marco Paccagnella annunciando l'esposto al Garante del Contribuente del Lazio contro l'Agenzia delle Entrate nell'ambito delle comunicazioni riguardanti il Concordato preventivo biennale che "si ritengono scorrette e potenzialmente in contrasto con le normative vigenti". Il ricorso è stato presentato con l'assistenza dello Studio Quarta & Partners.
Nella segnalazione, l'Associazione, presieduta da Marco Paccagnella, e l'Avv. Luciano Quarta, managing partner dello Studio legale, hanno posto l'accento su una serie di criticità legate alle modalità con cui l'Agenzia delle Entrate sta inviando comunicazioni massive ai contribuenti, promuovendo l'adesione al CPB. Secondo quanto rilevato nell'esposto, tali comunicazioni violerebbero i principi fondamentali di trasparenza, equità e collaborazione, sanciti dallo Statuto del Contribuente. Di particolare gravità, sottolinea l'esposto, è il tono intimidatorio utilizzato nelle missive, che menzionano esplicitamente un possibile incremento delle attività di controllo nei confronti dei contribuenti che scelgono di non aderire al concordato. Tale atteggiamento viene considerato lesivo della libertà decisionale dei cittadini, privati della possibilità di verificare in modo chiaro e trasparente i criteri che sottendono le proposte di adesione.
"È inaccettabile che i contribuenti siano messi sotto pressione, privati della possibilità di verificare i criteri che determinano le proposte di concordato e minacciati esplicitamente di controlli fiscali più severi se non aderiscono - ha dichiarato Paccagnella -. Questa prassi limita gravemente la libertà decisionale del contribuente e contrasta con i principi costituzionali di equità e trasparenza".
Ecco perché Federcontribuenti chiede un intervento tempestivo del Garante del Contribuente affinché venga ripristinato il rispetto delle norme a tutela dei cittadini, e affinché l'Agenzia delle Entrate modifichi le comunicazioni inviate, garantendo che esse non si configurino come strumenti coercitivi, bensì come mezzi di informazione corretta e imparziale, nel pieno rispetto dei diritti dei contribuenti.
A supporto di questa attività e per garantire una completa informazione ai contribuenti, l'associazione ha lanciato un sito web dedicato, da dove è possibile scaricare gratuitamente un report che illustra tutti gli elementi da considerare prima di iscriversi e aderire al Concordato Preventivo Biennale. Il sito fornisce informazioni complete e trasparenti, con l'obiettivo di aiutare i cittadini a prendere decisioni informate e consapevoli.
(Foto: Shawn Rain on Unsplash)
(Teleborsa) 17-10-2024 10:25
Questo metodo coercitivo è lesivo della libertà di scelta dei cittadini. Vogliamo continuare con le vessazioni ai contribuenti dopo gli anni bui di Equitalia?". Così il Presidente di Federcontribuenti, Marco Paccagnella annunciando l'esposto al Garante del Contribuente del Lazio contro l'Agenzia delle Entrate nell'ambito delle comunicazioni riguardanti il Concordato preventivo biennale che "si ritengono scorrette e potenzialmente in contrasto con le normative vigenti". Il ricorso è stato presentato con l'assistenza dello Studio Quarta & Partners.
Nella segnalazione, l'Associazione, presieduta da Marco Paccagnella, e l'Avv. Luciano Quarta, managing partner dello Studio legale, hanno posto l'accento su una serie di criticità legate alle modalità con cui l'Agenzia delle Entrate sta inviando comunicazioni massive ai contribuenti, promuovendo l'adesione al CPB. Secondo quanto rilevato nell'esposto, tali comunicazioni violerebbero i principi fondamentali di trasparenza, equità e collaborazione, sanciti dallo Statuto del Contribuente. Di particolare gravità, sottolinea l'esposto, è il tono intimidatorio utilizzato nelle missive, che menzionano esplicitamente un possibile incremento delle attività di controllo nei confronti dei contribuenti che scelgono di non aderire al concordato. Tale atteggiamento viene considerato lesivo della libertà decisionale dei cittadini, privati della possibilità di verificare in modo chiaro e trasparente i criteri che sottendono le proposte di adesione.
"È inaccettabile che i contribuenti siano messi sotto pressione, privati della possibilità di verificare i criteri che determinano le proposte di concordato e minacciati esplicitamente di controlli fiscali più severi se non aderiscono - ha dichiarato Paccagnella -. Questa prassi limita gravemente la libertà decisionale del contribuente e contrasta con i principi costituzionali di equità e trasparenza".
Ecco perché Federcontribuenti chiede un intervento tempestivo del Garante del Contribuente affinché venga ripristinato il rispetto delle norme a tutela dei cittadini, e affinché l'Agenzia delle Entrate modifichi le comunicazioni inviate, garantendo che esse non si configurino come strumenti coercitivi, bensì come mezzi di informazione corretta e imparziale, nel pieno rispetto dei diritti dei contribuenti.
A supporto di questa attività e per garantire una completa informazione ai contribuenti, l'associazione ha lanciato un sito web dedicato, da dove è possibile scaricare gratuitamente un report che illustra tutti gli elementi da considerare prima di iscriversi e aderire al Concordato Preventivo Biennale. Il sito fornisce informazioni complete e trasparenti, con l'obiettivo di aiutare i cittadini a prendere decisioni informate e consapevoli.
(Foto: Shawn Rain on Unsplash)
(Teleborsa) 17-10-2024 10:25