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Dellabianca (Cdo): "Soddisfatti per il dialogo con il Governo e i progressi nella Manovra"

News Image (Teleborsa) - "Come Compagnia delle Opere siamo soddisfatti che alcune istanze, emerse dal costante dialogo con nostre opere associate e che abbiamo portato all'attenzione del Governo e del Parlamento in questi ultimi mesi, siano state prese in considerazione e inserite nella Manovra" – dichiara Andrea Dellabianca, Presidente nazionale Cdo. "Compagnia delle Opere è un'associazione che da sempre unisce le tre anime che la caratterizzano maggiormente: opere profit, non profit ed educative. Proprio per ognuno di questi ambiti abbiamo voluto fare delle richieste precise alla politica. Riteniamo che un primo essenziale passaggio sia correlato al tema del "Quoziente Familiare" su cui si può assolutamente fare di più e che rappresenta il cuore della riforma fiscale.

È una misura che Cdo sostiene e richiede da anni, ed è comunque motivo di orgoglio vederne finalmente l'inserimento almeno come principio. Riteniamo che sia fondamentale riconoscere la famiglia come un ente fiscale autonomo, con una soggettività giuridica distinta dai singoli membri. È essenziale cominciare a ridurre la pressione fiscale in base alla composizione del nucleo familiare, un segnale importante soprattutto vedendo il problema della denatalità che sta colpendo il nostro Paese nel corso di questi anni".

Il Presidente Dellabianca continua sui temi che riguardano il supporto alle aziende, tema centrale per Compagnia delle Opere, "Abbiamo valutato in maniera estremamente positiva e lungimirante la stabilizzazione del congedo parentale all'80% per i primi tre mesi della nascita. Allo stesso tempo è di primaria importanza anche il sostegno alle aziende italiane. Proprio per questo motivo abbiamo sempre ritenuto essenziale introdurre una detassazione degli utili reinvestiti in azienda, specie nelle PMI. E per questo siamo soddisfatti dell'IRES premiale, con un taglio del 4% alle imprese se l'80% dell'utile resta in azienda. Peccato per la mancata introduzione degli incentivi fiscali per i datori di lavoro che hanno sottoscritto il Codice di Autodisciplina dell'impresa responsabile in favore della maternità, promosso dal Ministro Roccella.

Per quanta riguarda il mondo delle opere sociale, esprimiamo grande soddisfazione per l'abrogazione dei commi che introducevano l'obbligo di revisori Mef nei cda delle organizzazioni che avessero ricevuto più di 100 mila euro di contributi pubblici. Riteniamo che la responsabilizzazione degli organi di controllo esistenti sia la strada migliore.

Riteniamo anche di fondamentale importanza il rifinanziamento di 50 milioni annui della dotazione del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti e 500 milioni di euro per il 2025 di Fondo acquisto dei beni di prima necessità. Questa misura rappresenta un grande supporto a opere come il Banco Alimentare, che prediligono la relazione umana e la compagnia alla persona indigente rispetto a soluzioni prettamente "monetarie" di fronte al bisogno.

Lato scuola, nelle nostre proposte abbiamo sottolineato come ogni famiglia dovrebbe avere la libertà di scegliere l'istituto e l'indirizzo scolastico più adatti per i propri figli senza limitazioni imposte dal reddito. L'aumento del tetto alle spese di istruzione detraibili, che passerà dagli attuali 800 a 1000 euro è un segnale positivo per il quale ci attendiamo un incremento nei prossimi anni. Importante anche l'aumento del contributo alle scuole paritarie che accolgono studenti con disabilità, pari a 50 milioni di euro nel 2025 e 10 milioni dal 2026".

Infine, nel Consiglio dei Ministri, riunitosi il 9 dicembre, è stata prorogata al 10 gennaio 2026 il termine a decorrere dal quale trova applicazione il nuovo regime diesenzione IVA per le operazioni realizzate dagli enti associativi. Ci teniamo a sottolineare che non può essere la soluzione finale. L'esenzione IVA di cui si sta discutendo non è solamente una delle tematiche di stretta importanza che il mondo del Terzo Settore deve affrontare. Ancora più essenziale è la questione Irap, che sta penalizzando moltissimo questi enti. La Manovra deve assolutamente tenere conto di un confronto che possa essere non solo politico ma anche tecnico con il mondo del Terzo Settore e i loro portavoce" – conclude Dellabianca.





(Teleborsa) 20-12-2024 17:32


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