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B Corp, superato traguardo di 300 aziende certificate: crescita fatturato +32,4%

News Image (Teleborsa) - Settembre decisamente positivo per il Movimento delle B Corp italiane che ha superato il traguardo delle 300 aziende certificate: sono infatti 303 le B Corp attive oggi nel nostro Paese, il 13% in più rispetto alla fine del 2023. Di queste, oltre il 30% è attivo nel settore manifatturiero, a cui seguono attività professionali e scientifiche, servizi di informazione e comunicazione e commercio. A livello territoriale, cresce il Nord-Ovest (45,9%), seguito dal Nord-Est (30,1%) e dal Centro-Sud (24%).



Per sottolineare questo importante traguardo, anche in occasione del primo anno di operations, B Lab Italia, l'organizzazione non profit che coordina il movimento delle B Corp nel nostro paese, presenta una Ricerca Nazionale, realizzata dal Research Department di Intesa Sanpaolo, che ha analizzato l'evoluzione delle B Corp in Italia da un punto di vista economico-patrimoniale, confrontando l'andamento di 210 aziende certificate B Corp rispetto a un campione di 15mila imprese non B Corp, dal 2019 al 2022.



Secondo lo studio, a livello di performance, i risultati economico-patrimoniali delle B Corp mostrano un insieme di imprese strategicamente dinamiche, con un andamento del fatturato che presenta una crescita pari al 32,4% in termini mediani rispetto al 2019, superiore rispetto al 19% registrato dalle imprese non B Corp. Una dinamica che si associa al miglioramento della produttività: il valore aggiunto per addetto, è passata da 62 mila euro a 69 mila euro per addetto tra il 2019 e il 2022 (rispetto a un totale di 62 mila euro per le aziende non B Corp nel 2022), unito a un rafforzamento patrimoniale con un peso del patrimonio netto su attivo che si è attestato, nel 2022, al 35,4%. A livello di EBITDA margin, nel 2022, il rapporto tra margine operativo lordo e ricavi per le B Corp è risultato pari al 10%, rispetto all'8,5% per le altre imprese.



Inoltre, la Ricerca evidenzia come le B Corp riconoscano maggiormente il valore del capitale umano, ridistribuendo maggiore ricchezza tra i lavoratori rispetto alle altre imprese: basti pensare che tra le B Corp il costo del lavoro mediano per addetto nel 2022 è pari a 44.000€, rispetto a 39.000€ per le altre imprese.



In aggiunta, l'analisi mostra come le Certified B Corp sostengano maggiori investimenti in leve strategiche per il futuro rispetto alle non-B Corp. Tra le aziende del settore manifatturiero, per esempio, la quota di imprese internazionalizzate è pari al 44,7%; lo stesso vale per la richiesta di brevetti (31,6% contro il 13,5%) e per i marchi registrati (34,5% contro il 18,1%), oltre che per l'ottenimento di certificazioni ambientali (44,7% contro il 17,9%).



"La ricerca realizzata da Intesa Sanpaolo conferma il ruolo pionieristico svolto dalle Certified B Corp nel panorama imprenditoriale italiano. La B Corp Community continua a rappresentare un Paese particolarmente virtuoso in termini di innovazione, lungimiranza, crescita e creazione di valore condiviso. Un continuo impegno e una crescita che non si arresta: festeggiamo oggi il traguardo delle oltre 300 B Corp attive in Italia, che occupano oltre 28.000 persone in 17 industrie diverse, generando un fatturato che supera i 15,1 miliardi di euro". Un risultato straordinario, a uno solo anno dalla nascita di B Lab Italia, che ci rende orgogliosi e ci dà la spinta per continuare a lavorare per un futuro sempre più inclusivo e rigenerativo", ha commentato Anna Puccio, Managing Director di B Lab Italia.



"Le B Corp hanno registrato una crescita rilevante interessando in modo trasversale tutto il tessuto imprenditoriale italiano dal manifatturiero, ai servizi e il commercio. Lo studio che abbiamo realizzato, mettendo a confronto 200 B Corp con un campione omogeneo per classe dimensionale e macrosettore, evidenzia come queste imprese siano cresciute di più e raggiungano livelli di marginalità e patrimonializzazione più elevati. Le B Corp manifatturiere presentano, inoltre, un posizionamento migliore in termini innovazione e internazionalizzazione, in sinergia con la maggiore attenzione alla sostenibilità sociale ed ambientale." ha commentato Sara Giusti, Economista nell'Ufficio Regional Research, Research Department, Intesa Sanpaolo.

(Teleborsa) 17-09-2024 13:29


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