Fmi: l'Italia non ritardi le azioni per stabilizzare il debito
'Rimandarle e' rischioso' (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 ott - L'Italia e gli altri paesi dove il debito pubblico e' stimato in ulteriore aumento non ritardino le azioni da intraprendere per stabilizzarlo e poi avviarlo a riduzione: 'Rimandare e' costoso'. Cosi' il Fondo Monetario nel Fiscal Monitor, intitolato 'mettere un freno al debito pubblico'. L'Italia e' citata esplicitamente assieme alla Francia, al Regno Unito e agli Stati Uniti, per limitarsi ai paesi G7, in un'analisi permeata di preoccupazione degli economisti dell'istituzione di Washington. 'Attendere e' rischioso: le esperienze dei paesi dimostrano che un alto debito puo' far scattare reazioni di mercato avverse e restringere lo spazio di manovra di bilancio a fronte di shock negativi'. Il messaggio di allerta che invia il Fondo e' inequivocabile: i rischi sulle prospettive dei debiti pubblici sono nettamente orientati al rialzo e serviranno aggiustamenti fiscali piu' ampi di quanto attualmente pianificato per avere un'alta probabilita' di successo nella stabilizzazione o riduzione del debito pubblico. La prescrizione che arriva da Washington e' chiara: 'ricostruire le riserve di bilancio in modo favorevole alla crescita e contenere il debito e' essenziale per garantire finanze pubbliche sostenibili e stabilita' finanziaria'.
Ggz
(RADIOCOR) 15-10-24 10:29:26 (0242) 3 NNNN