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Borsa: Europa nervosa dopo svolta a sinistra in Francia, Milano tiene con le banche

Sventato rischio Le Pen ma ora pesa l'instabilita' politica (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 lug - Le Borse europee chiudono deboli la prima seduta della settimana, contrassegnata da nervosismo e volatilita' dopo il voto in Francia. Il Ftse Mib di Milano resiste e termina in rialzo dello 0,17%, trainato dalle banche, ma il Cac di Parigi, osservato speciale della giornata, lascia sul terreno lo 0,6%. Gli investitori guardano alla sconfitta del Rn di Marine Le Pen, e al fatto che nessun partito ha da solo la maggioranza per governare, compresa la vincitrice della tornata elettorale, la sinistra di Jean-Luc Me'lenchon. Si dipinge, dunque, uno scenario di incertezza politica, che pero' dovrebbe escludere, almeno nella teoria, programmi incentrati sull'aumento della spesa pubblica. Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di Ig Italia, sottolinea che 'lo stress sui mercati finanziari osservato inizialmente e' stato generato dall'ipotesi della maggioranza assoluta di Rassemblement National e dalla concomitante attuazione di programmi economici ritenuti poco credibili. Esclusi ormai questi scenari estremi, la volatilita' dei mercati, anche se non si riduce del tutto a causa del perdurare delle incertezze politiche, dovrebbe comunque tenerne conto'. Per questo motivo i broker rimangono 'lievemente positivi nel breve periodo. Crediamo che i problemi maggiori per la Francia (e per l'Europa) possano arrivare in autunno quando l'Assemblea dovra' approvare la legge di bilancio'.

Diversi gli scenari possibili, ma 'piu' la coalizione tendera' a sinistra, piu' il mercato si preoccupera' di un potenziale aumento della spesa pubblica, di una possibile inversione della riforma delle pensioni, del congelamento dei prezzi, dell'aumento degli stipendi statali e di un peggioramento delle relazioni con l'Ue', sottolinea Janus Henderson, che evidenzia come 'la Francia ha gia' un rapporto debito/Pil superiore al 100%, quindi qualsiasi aumento netto della spesa pubblica sarebbe oggetto di particolare attenzione'.

Sull'azionario, come detto, Milano resiste grazie alle banche con Bper (+4,2%) in testa al listino. Sul fronte dei cambi, l'euro e' poco mosso a 1,083 dollari, in calo il gas a 32,2 euro al MWh (-2,5%). Perde quota anche il petrolio con il Wti di agosto che passa di mano a 82,45 dollari al barile (-0,85%) e il Brent settembre a 85,91 dollari (-0,72%).

Mar-

(RADIOCOR) 08-07-24 17:43:54 (0512)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN

 


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