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Wellington Management: le determinanti dei mercati obbligazionari nel mese di agosto - PAROLA AL MERCATO

di Marco Giordano * (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 06 set - Jackson Hole.

Anche quest'anno, il simposio economico annuale della Fed di Kansas City e' stato l'evento piu' atteso del mese di agosto, e non ha deluso le aspettative. Nonostante la presenza di delegazioni di banche centrali da tutto il mondo, l'attenzione era tutta rivolta al presidente della Fed, Jerome Powell, con gli investitori che attendevano con ansia indicazioni sulla politica monetaria, soprattutto dopo il forte rally dei mercati all'inizio del mese. Nel suo discorso, Powell ha evidenziato che la Federal Reserve sta abbandonando la sua attuale politica monetaria restrittiva.

Sebbene sia consigliabile leggere il discorso completo, in particolare i commenti di Powell sulla natura transitoria dell'inflazione, il punto saliente e' il seguente: "Nel complesso, l'economia continua a crescere a un ritmo sostenuto. Tuttavia, i dati sull'inflazione e sul mercato del lavoro mostrano una situazione in evoluzione. I rischi al rialzo per l'inflazione sono diminuiti, mentre i rischi di downside per l'occupazione sono aumentati. Come abbiamo sottolineato nell'ultima dichiarazione del FOMC, monitoriamo entrambi i rischi del nostro duplice mandato. E' giunto il momento di adeguare la politica monetaria. La traiettoria e' chiara e la tempistica e il ritmo dei tagli dei tassi dipenderanno dai prossimi dati, dall'evoluzione delle prospettive e dall'equilibrio dei rischi." Obbligazioni o azioni, cosa e' "giusto"? Dopo il rally di luglio e agosto, i rendimenti obbligazionari appaiono elevati rispetto agli asset di rischio ciclici. Le obbligazioni stanno prezzando un significativo rallentamento dell'economia, mentre gli asset di rischio continuano a resistere. Se dovessero emergere segnali di ripresa nei dati ciclici, potremmo assistere a un ritracciamento dei rendimenti obbligazionari. Allo stesso modo, se i mercati obbligazionari avessero correttamente prezzato la debolezza dell'economia globale, i mercati azionari dovrebbero adeguarsi. Negli ultimi due anni, le valutazioni azionarie globali sono salite costantemente, mentre i rendimenti obbligazionari sono diminuiti rispetto al picco raggiunto nel quarto trimestre dello scorso anno.

Se ci concentriamo sugli ultimi mesi, i dati sul mercato del lavoro statunitense sono stati il motore principale del rally obbligazionario. L'attenzione e' rivolta ai prezzi di mercato, con i futures che continuano a suggerire quattro tagli entro la fine dell'anno, il che significa che i mercati si aspettano che la Fed effettui un taglio dei tassi di 50 punti base in una delle tre riunioni rimanenti. Detto questo, i mercati stanno ancora valutando solo un tasso neutrale superiore a quello della Fed (3% contro una stima della Fed del 2,75%), lasciando spazio al proseguimento del rally.

Altri tagli in vista. In Europa, nonostante i recenti dati sull'inflazione siano risultati superiori alle aspettative della BCE, non riteniamo che cio' impedira' ai policymaker di procedere con un ulteriore taglio dei tassi nella riunione di settembre. La situazione e' simile a quella di giugno, ma con una differenza: i dati sulla crescita ora implicano un rischio di ribasso per le previsioni di crescita della BCE per il terzo trimestre. La BCE sta inoltre dando maggior peso alle previsioni sui salari, alcune delle quali si sono rivelate piu' soft rispetto ai dati attuali sull'inflazione.

Continuiamo a ritenere che la BCE sia orientata verso in taglio dei tassi, che pero' avverra' in maniera graduale, dato il potenziale di sorprese al rialzo dell'inflazione nel prossimo anno.

La Bank of England ha mostrato un chiaro orientamento da 'colomba', nonostante alcuni degli ultimi dati suggeriscano un percorso molto diverso da quello discusso dai policymaker.

L'inflazione si sta dimostrando persistente, con il miglioramento delle prospettive di crescita economica grazie alla ripresa dell'attivita' immobiliare, alla forte spesa per i consumatori e alla tenuta dei bilanci delle famiglie. Il rischio di un errore di politica rimane elevato.

* Investment Director di Wellington Management.

Red-

(RADIOCOR) 06-09-24 12:37:33 (0311) 5 NNNN

 


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