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TwentyFour AM: il masterplan di Powell consente un intervento piu' tempestivo - PAROLA AL MERCATO -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 28 ago - Anche se non sappiamo cosa mostreranno i dati il mese prossimo, Powell ha offerto ai mercati chiarezza sulla funzione di reazione della Fed. Nel Summary of Economic Projections di giugno, la proiezione a lungo termine della Fed per il tasso di disoccupazione era del 4,2%, ovviamente in linea con il consenso per i dati del mese prossimo. Con la ritrovata fiducia che l'inflazione continuera' a calare e dato il ritmo dell'indebolimento dei dati sul lavoro negli ultimi sei mesi, pensiamo che Powell abbia essenzialmente indicato che la Fed sara' pronta ad agire se vedra' un ulteriore indebolimento della disoccupazione. Questo ci dice che, mentre il primo taglio sara' probabilmente di 25 punti base, un taglio di 50 punti base e' certamente sul tavolo se i dati sul lavoro non si stabilizzano, e sara' sul tavolo piuttosto rapidamente, visto il commento di Powell 'whatever they can' di cui sopra.

Riteniamo che l'economia statunitense sia abbastanza solida da evitare una recessione, per i motivi che abbiamo gia' discusso piu' volte (bilanci solidi dei consumatori e delle imprese, consumi, abitazioni e cosi' via). Tuttavia, riteniamo che la forza delle parole di Powell indichi che la Fed reagira' prima, o con tagli dei tassi piu' consistenti, a qualsiasi ulteriore deterioramento dei dati, soprattutto se accompagnato da un'altra ondata di panico sui mercati. Cio' contribuira' a ridurre la volatilita' degli asset di rischio all'inizio del ciclo di tagli e nei prossimi 6-12 mesi, ed e' un tono ragionevole per la Fed. L'inflazione core dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) e' gia' al 2% su base annua a tre mesi e se il dato mensile sara' in linea con le aspettative venerdi', lo sara' anche l'inflazione core delle spese per consumi personali (PCE). La Fed dovrebbe sovrappesare i rischi di indebolimento del mercato del lavoro rispetto a una potenziale impennata dell'inflazione.

In altre parole, anche se la crescita dovesse rallentare piu' del previsto o se la debolezza del mercato del lavoro dovesse continuare, la Fed reagira' in modo appropriato e rapido.

Dato che il motore di questo ciclo e' stata una banca centrale restrittiva a causa di un'impennata dell'inflazione che ora si e' ampiamente attenuata (a differenza della crisi finanziaria globale del 2008 o della crisi della bolla degli asset del 2000), e dato che la Fed e' chiaramente ora altamente restrittiva, pensiamo che la mentalita' 'buy the dip' (comprare il ribasso) continuera' nei periodi di volatilita' degli spread. Se i dati non si indeboliscono, il carry continuera' a fornire solidi rendimenti, visti gli elevati rendimenti all-in dell'obbligazionario.

*Portfolio Manager, TwentyFour Asset Management.

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(RADIOCOR) 28-08-24 14:36:25 (0337) 5 NNNN

 


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