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Turchia: Coface, previsto nel 2024 un pil in crescita del 3% e un'inflazione al 43% -2-

Negli anni passati crediti a buon mercato alle imprese (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 14 lug - Da ricordare che a meta' 2021 la Turchia lancio' il piano economico turco (TEP) allo scopo di stimolare produzione, investimenti, occupazione ed esportazioni. Per raggiungere tali obiettivi, la Banca Centrale ha man mano ridusse il tasso di riferimento dal 19% all'8,5% tra settembre 2021 e maggio 2023. Cosi' la lira turca in tale periodo si deprezzo' quasi del 60% rispetto al dollaro, mentre l'inflazione passo' dal 19,3% dell'agosto 2021 all'85,5% dell'ottobre 2022.

Malgrado gli obiettivi iniziali del TEP, il deprezzamento della lira non ebbe l'effetto desiderato sulle partite correnti. Tra il 2021 e il 2023, le esportazioni turche sono riuscite a crescere solamente del 13,4% in valore nominale, contro il 33% per le importazioni, facendo aumentare il deficit commerciale a 106 miliardi di dollari (9,5% del pil) nel 2023, ovvero 60 miliardi in piu' rispetto al 2021 (46 miliardi, il 6% del pil).

Coface ha rimarcato che il periodo di tassi di interesse reali negativi ha permesso alle imprese turche di beneficiare di crediti a buon mercato, stimolando cosi' le attivita' malgrado la forte inflazione. In particolare, a beneficiarne sono state le imprese con una produzione fortemente capitalizzata e potere di definizione dei prezzi, grazie all'aumento dei propri margini e alla ripercussione dei costi sui consumatori. Cosi', nonostante un'impennata dei costi di produzione e dei salari (+270% sui costi unitari di manodopera tra il 2021 e il 2023), il contesto di tassi molto bassi ha permesso alle imprese di mantenere la propria redditivita'.

Secondo Coface se le imprese turche riusciranno a adattarsi a questi cambiamenti (nuove condizioni finanziarie, ripresa della domanda esterna, iniziative di cooperazione regionali come il progetto 'The Middle Corridor', il cui scopo e' collegare Europa e Asia tramite il Caucaso e il Mar Caspio) potranno intravedere buone prospettive con una crescita economica durevole e stabile nel lungo periodo. 'Nonostante le imprese non abbiano risentito degli effetti del piano economico turco riuscendo a mantenere la propria redditivita', l'avvento delle politiche ortodosse comportera' nuove sfide per il loro andamento produttivo', ha detto Ernesto De Martinis, ceo di Coface per la Regione Africa e Mediterraneo. 'Il 2024 si prospetta un anno di generale miglioramento per il contesto economico turco con un aumento del pil e un graduale calo dell'inflazione. In questo scenario, la capacita' di adattamento ai cambiamenti da parte delle imprese sara' fondamentale'.

com-emi

(RADIOCOR) 14-07-24 15:45:32 (0353) 5 NNNN

 


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