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Swissquote: dati macro, Nvidia, cattive notizie per tutti - PAROLA AL MERCATO

di Ipek Ozkardeskaya * (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 set - Settembre e' iniziato in maniera a dir poco brutta. Le azioni statunitensi sono crollate dopo che gli ultimi dati ISM hanno mostrato un quinto mese di contrazione nel settore manifatturiero statunitense, e ad un ritmo accelerato. Quest'ultimo ha ravvivato le preoccupazioni sulla recessione in vista dei dati critici sull'occupazione negli Stati Uniti di questa settimana, e ha fatto scendere l'indice S&P500 di oltre il 2%. Si e' trattato del peggior selloff dal 5 agosto, quando i deboli dati sull'occupazione provenienti dagli Stati Uniti avevano alimentato le preoccupazioni sulla recessione, l'aspettativa di un taglio di 50 punti base da parte della Federal Reserve (Fed) e si erano tradotti in un calo di quasi il 10% dell'indice S&P500. Ieri i titoli tecnologici hanno registrato perdite. Il Nasdaq 100 e' crollato di oltre il 3%, mentre Nvidia e' crollata di quasi il 10% come parte delle preoccupazioni macroeconomiche piu' ampie e del sospetto affaticamento dell'intelligenza artificiale, e di un altro 2,42% nelle negoziazioni afterhours sulla notizia che il DoJ ha inviato mandati di comparizione alla societa' perche' sospetta che Nvidia abbia violato le leggi antitrust, hanno reso piu' difficile il passaggio ad altri produttori di chip e hanno penalizzato le aziende che non utilizzavano esclusivamente i chip AI di Nvidia. In Asia, TSM e' crollato del 5% e SK Hynix e' crollato di oltre l'8%.

Ora sappiamo che le accuse antitrust fanno parte della vita quotidiana di tutte le aziende Big Tech. Vanno e vengono senza arrecare troppi danni al potenziale di crescita di queste Big Tech poiche' molti di loro sono monopoli naturali e altri beneficiano naturalmente delle loro posizioni dominanti sul mercato. Ma la notizia arriva in un momento in cui Nvidia e' vulnerabile. Solo una settimana fa, la societa' ha pubblicato risultati clamorosi. Hanno superato le proprie previsioni di vendita di 2 miliardi di dollari per il quinto trimestre consecutivo, hanno fornito previsioni forti - e superiori alle aspettative - per il trimestre in corso, hanno annunciato un grosso riacquisto di azioni proprie e hanno affrontato le questioni relative al ritardo del chip Blackwell affermando che non c'e' nulla di cui preoccuparsi.

Tuttavia, il prezzo delle azioni e' sceso poiche' gli investitori si sono concentrati su potenziali problemi, ad esempio se le Big Tech avessero tagliato la spesa per l'intelligenza artificiale. Ma i grandi investitori nell'intelligenza artificiale come Meta e Google hanno affermato che continueranno a spendere molto - e a spendere troppo se necessario - per rendere validi i loro investimenti nell'intelligenza artificiale. Quello che sto cercando di dire qui e' che, a parte le notizie del DoJ, le recenti notizie di Nvidia avrebbero potuto essere interpretate in modo positivo, ma non e' stato cosi'. Per me questo e' un segno di stanchezza.

Ed e' in mezzo a questo cattivo umore che Broadcom si prepara ad annunciare buoni risultati questa settimana grazie alla ripresa delle vendite di apparecchiature di rete come Cisco e alla conversione dalle licenze perpetue al modello di abbonamento per VMware, acquisito lo scorso anno.

Sfortunatamente, i buoni risultati potrebbero non portare a una reazione positiva del mercato... Il titolo e' gia' crollato di oltre il 6% ieri, e nessuno puo' garantire che buoni risultati possano invertire questo trend perche' il contesto macroeconomico generale non e' necessariamente favorevole alla propensione al rischio in questo momento.

* Senior analyst di Swissquote.

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(RADIOCOR) 04-09-24 14:11:35 (0334) 5 NNNN

 


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