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Stellantis: Palombella (Uilm), da Tavares nessuna chiarezza, avanti con sciopero

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 11 ott - 'Dall'audizione di oggi pomeriggio dell'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, alle commissioni parlamentari non abbiamo ricevuto alcuna rassicurazione concreta sul futuro degli stabilimenti italiani e sulla salvaguardia occupazionale di tutti i lavoratori, in particolare quelli dell'appalto e della componentistica che stanno subendo gli effetti peggiori'. Lo ha affermato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. 'Abbiamo ascoltato solamente delle richieste di incentivi per l'acquisto delle auto elettriche e aiuti fiscali per ridurre il costo dell'energia.

Tavares dice di non voler andare via dall'Italia ma in tre anni abbiamo perso oltre 12mila posti di lavoro, non ci sono impegni vincolanti e chiarezza su investimenti e nuovi modelli, non solo elettrici, che abbiano mercato, per garantire il futuro di tutti i siti', ha aggiunto Palombella.

'E' vero che la transizione all'elettrico e' stata una decisione europea e non di Stellantis ma la multinazionale deve capire che se sta sbagliando strategia, come e' palese, non si puo' andare contro un muro perche' si rischia un disastro occupazionale e sociale. Rispettare le regole non puo' voler dire suicidarsi. La transizione va gestita e deve avere al centro il lavoro e il futuro del settore auto', ha sottolineato il segretario generale della Uilm. 'Non ci confortano le parole di Tavares nemmeno sul futuro della Gigafactory perche' viene legato solamente a un possibile rilancio del mercato elettrico. Al contrario, la Gigafactory deve essere alla base delle politiche sull'elettrico', ha continuato, concludendo che 'vogliamo dire a Tavares che ha un atteggiamento paradossale nei confronti dei produttori cinesi: da una parte dice che hanno il 30% in meno dei costi, creando un divario incolmabile, e dall'altra fa accordi con una casa cinese per vendere le loro auto in Italia e in Europa. Delle due l'una: o si punta sulla qualita' e sulla professionalita' riconosciuta dei nostri lavoratori oppure si rischia la fine dell'auto in Italia e in Europa. Lo sciopero generale 18 ottobre mandera' a Stellantis e al Governo un messaggio forte e chiaro: il tempo e' scaduto, il settore auto sta morendo, si rischia un dramma sociale senza precedenti. Vogliamo un incontro a Palazzo Chigi con Meloni e Tavares ma senza risposte siamo pronti a una mobilitazione a oltranza'.

Com-Fla-

(RADIOCOR) 11-10-24 16:55:40 (0521) 5 NNNN

 
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