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S&P: le nazioni Ue potrebbero guardare a Svezia per incrementare la produttivita' - PAROLA AL MERCATO

di Sylvain Broyer * (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 ott - Diversi Paesi dell'Eurozona stanno affrontando quelle che quelle che sembrano essere sfide contrapposte: ridurre il debito del settore pubblico in rapporto al pil e, al contempo, incrementare la produttivita'. Non e' un compito facile, ma il successo della Svezia alla fine degli anni '90 potrebbe fornire un modello per una soluzione basata sull'applicazione di nuove normative di bilancio e sull'allocazione efficiente del risparmio privato.

Cosa sta accadendo Francia, Italia e Belgio si trovano ad affrontare la duplice sfida di risanare le proprie finanze pubbliche e incrementare la produttivita'. Si tratta di un compito non facile e apparentemente contraddittorio: una ripresa della produttivita' contribuirebbe al consolidamento fiscale, ma non necessariamente il contrario. Con i mercati finanziari e la Commissione europea alla ricerca di piani ambiziosi, i tre Paesi potrebbero guardare all'esempio di un'altra economia sviluppata con abbondanti risparmi privati che ha affrontato la stessa sfida. La Svezia ha dimezzato il proprio debito pubblico al 37,5% del PIL nel 2007, rispetto al 69% del 1996, senza abbandonare il proprio modello sociale e senza frenare la crescita. Al contrario, in questi 10 anni la crescita media annua e' stata mantenuta a oltre il 3%, non e' caduta in recessione in nessun anno e ha registrato un aumento del 30% della produttivita' oraria del lavoro e dell'intensita' del capitale.

Perche' e' importante I Paesi europei non possono fare affidamento sulla ripresa economica ciclica per risanare le finanze pubbliche e ripristinare la produttivita'. In assenza di cambiamenti strutturali, gli investitori nazionali ed esteri potrebbero non essere piu' disposti a ignorare i rischi associati agli onerosi debiti sovrani, riducendo la loro capacita' (o almeno la loro propensione) di investire. Cio' potrebbe comportare un aumento degli spread del debito sovrano dei Paesi e potrebbe costringere la Banca Centrale Europea (BCE) a riprendere il programma di acquisto del debito sovrano.

L'Europa dispone di ampi risparmi privati che potrebbero essere allocati in modo piu' efficiente a sostegno delle piccole imprese innovative, con una conseguente crescita della produttivita' che aiuterebbe la regione a mantenersi all'avanguardia tecnologica. Senza interventi, le principali economie europee potrebbero continuare a perdere quote di mercato, compromettendo il commercio globale che e' stato un'importante fonte di crescita negli ultimi trent'anni.

Cosa seguira' S&P seguira' attentamente i dibattiti sui bilanci nazionali di quest'autunno, in particolare nei Paesi che la Commissione europea ha segnalato per le procedure di deficit eccessivo.

Inoltre, S&P monitorera' da vicino il processo di miglioramento dell'applicazione delle nuove regole fiscali europee.

Allo stesso tempo, S&P auspica un'allocazione piu' efficiente dei risparmi privati in Europa, con particolare riferimento ai progressi nell'uso di prodotti pensionistici a lungo termine, sia all'interno che al di fuori del quadro dell'unione dei mercati dei capitali.

* Chief Economist EMEA di S&P Global Ratings "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

L'agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor declina ogni responsabilita' in ordine alla veridicita', accuratezza e completezza di tali analisi e invita quindi gli utenti a prendere atto con attenzione e la dovuta diligenza di quanto sopra dichiarato e rappresentato dalla societa'".

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(RADIOCOR) 16-10-24 14:40:26 (0466) 5 NNNN

 


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