Seat Pagine Gialle: Corte appello Torino conferma assoluzione imputati -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 16 lug - In primo grado, nel giugno 2020, il tribunale di Torino aveva assolto 'perche' il fatto non sussiste' i 15 imputati nel processo sul dissesto finanziario da oltre 3 miliardi di euro di Seat Pagine Gialle. La societa' che pubblicava gli elenchi telefonici era stata comprata nel 2003 da fondi di investimenti e 10 anni dopo era stata ammessa alla procedura di concordato, alla luce delle sue difficolta' finanziarie.

La procura di Torino aveva quindi aperto una indagine ipotizzando il reato di bancarotta fraudolenta a carico degli allora componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale. Secondo l'ipotesi accusatoria, l'operazione alla base del dissesto della societa' era stata la distribuzione di un dividendo di 3,578 miliardi di euro approvato il 15 aprile 2004. L'acquisto da parte dei fondi era stato realizzato attraverso una operazione di "leveraged buy-out", un'acquisizione mediante debito, considerato troppo pesante dall'accusa, anche per via delle operazioni in favore dei soci e ai danni dell'azienda. Le difese hanno, invece, sempre sostenuto che all'epoca e per alcuni anni successivi l'attivita' di Seat Pagine Gialle era in crescita e il debito assolutamente sostenibile. L'avvento di internet e la successiva crisi del modello di business di Seat Pagine Gialle non era quindi prevedibile. I giudici in primo grado e oggi in secondo grado hanno accolto la tesi delle difese e hanno confermato l'assoluzione per tutti gli imputati.

Fla-

(RADIOCOR) 16-07-24 14:15:23 (0426) 5 NNNN