Notizie Radiocor

Schroders: clima e governance, cinque rischi con potenziale impatto sui portafogli - PAROLA AL MERCATO

di Irene Lauro* e Ben Popatlal** (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 ago - Il riscaldamento globale e la transizione energetica sono fattori che andrebbero integrati nelle ipotesi di rendimento a lungo termine, perche' possono avere un impatto significativo sui mercati e sulla performance dei portafogli. I rischi e le opportunita' possono essere trasmessi anche attraverso le politiche e le controversie. Questi ultimi due meccanismi tendono a cristallizzare gli eventi mondiali in impatti di mercato molto piu' immediati. Riteniamo, in quest'ottica, che siano cinque i temi d'investimento che si svilupperanno nei prossimi 6-24 mesi.

L'inflazione climatica Temperature e precipitazioni estreme si osservano in varie regioni del mondo. Il forte caldo negli Stati Uniti e in America Latina, nell'Europa meridionale e in alcune parti dell'Asia sta esacerbando le condizioni di siccita', con ripercussioni sulla produzione agricola, sulla produzione di energia idroelettrica e sul trasporto marittimo. Un modo in cui queste perturbazioni hanno un impatto sui mercati e' quello di esercitare pressioni al rialzo sull'inflazione. Una recente ricerca della Bce ha rilevato che il caldo estremo registrato nei tre mesi estivi del 2022 ha causato da solo un impatto cumulativo annuo di 0,67 punti percentuali sull'inflazione alimentare e di 0,34 punti percentuali sull'inflazione complessiva in Europa, con un impatto maggiore nell'Europa meridionale.

L'aumento dell'inflazione alimentare e' ben visibile nei prezzi record di diversi prodotti di base, tra cui cacao, caffe', olio d'oliva e arance. Anni di scarse precipitazioni hanno messo inoltre a dura prova la produzione mondiale di energia idroelettrica, un problema significativo in paesi come gli Stati Uniti, la Cina e l'India, dove la perdita di produzione di elettricita' potrebbe portare a un aumento dei prezzi dell'energia. Le interruzioni di energia elettrica comportano anche un freno all'attivita' industriale. Infine, le scarse precipitazioni portano anche a livelli idrici preoccupantemente bassi, limitando la navigabilita' delle principali vie d'acqua commerciali, come il Canale di Panama, con un impatto sulle industrie che si affidano alla consegna tempestiva di materie prime o prodotti finiti.

L'inflazione climatica sara' probabilmente un tema d'investimento importante, dato che le temperature estreme continuano ad avere un impatto sull'attivita' di vari settori. Gli investitori possono contrastare le pressioni al rialzo sui rendimenti riducendo l'esposizione ai tassi d'interesse nei mercati che dipendono fortemente dalla produzione di energia idroelettrica e in quelli in cui l'inflazione alimentare ha un peso rilevante nel paniere dell'indice dei prezzi al consumo (CPI). Inoltre, un altro modo di gestire questo rischio e' ridurre l'esposizione ai titoli azionari con alti livelli di dislocazione della catena di approvvigionamento.

Il protezionismo dei metalli Il passaggio dai combustibili fossili alle fonti energetiche rinnovabili dipende fortemente da metalli come il litio, il cobalto e il nichel. In risposta alla crescente domanda e all'offerta limitata e geograficamente concentrata, alcuni produttori chiave potrebbero adottare politiche protezionistiche per proteggere le industrie nazionali e garantire la disponibilita' per le proprie esigenze di transizione energetica. Cio' potrebbe rappresentare una sfida significativa per la transizione energetica globale, interrompendo le catene di approvvigionamento e aumentando i costi. La produzione e' attualmente orientata verso Cina, Repubblica Democratica del Congo, Australia e Cile. I maggiori consumatori che potrebbero essere colpiti sono Stati Uniti, UE, Giappone e Corea del Sud. Gli investitori potrebbero sfruttare questo tema aumentando l'allocazione ai metalli industriali e alle valute delle materie prime, come il dollaro australiano.

Aumento dei prezzi delle polizze casa negli Usa Secondo il broker assicurativo Policygenius, i costi assicurativi per i proprietari di case negli Stati Uniti raggiungeranno circa 175 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento del 21% rispetto all'anno precedente. Il notevole aumento e' attribuito all'impatto del cambiamento climatico, che ha portato a una maggiore frequenza di gravi incendi, inondazioni e tempeste nel Paese. Il CPI statunitense considera solo l'assicurazione degli affittuari ma non quella dei proprietari di casa. Di conseguenza, l'impennata dei prezzi delle polizze sulla casa non si riflette nell'inflazione statunitense ed e' meno probabile che inneschi una risposta politica da parte della Fed. L'aumento dei costi degli alloggi, tuttavia, rischia di frenare la spesa delle famiglie e di esercitare una pressione al ribasso sui prezzi delle case nei mercati piu' esposti agli eventi meteorologici estremi.

*Environmental Economist **Multi-Asset Strategist, Schroders.

Red-

(RADIOCOR) 25-08-24 13:37:55 (0236) 5 NNNN

 


Borsa Italiana non ha responsabilità per il contenuto del sito a cui sta per accedere e non ha responsabilità per le informazioni contenute.

Accedendo a questo link, Borsa Italiana non intende sollecitare acquisti o offerte in alcun paese da parte di nessuno.


Sarai automaticamente diretto al link in cinque secondi.