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Pimco: sfruttare le opportunita' globali dei mercati obbligazionari - PAROLA AL MERCATO

di Daniel Ivascyn* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 29 giu - L'evoluzione dei tassi di interesse ha nuovamente sfidato le aspettative, generando molteplici opportunita' sui mercati obbligazionari globali. Stimolato dalle domande di Esteban Burbano, strategist reddito fisso, Dan Ivascyn, che assieme ad Alfred Murata e Josh Anderson gestisce la Strategia Income di PIMCO, illustra il posizionamento del portafoglio in un contesto di rendimenti obbligazionari elevati, dati contrastanti sull'inflazione e prospettive di divergenza a livello globale.

D: Partiamo dal quadro generale, quali sono le nostre previsioni macroeconomiche a livello globale per i prossimi 12 mesi? Ivascyn: Tra le principali economie, quella americana si distingue per la sua protratta resilienza. L'economia degli Stati Uniti e' meno sensibile ai tassi d'interesse rispetto a gran parte degli altri mercati, in parte per la prevalenza di mutui a tasso fisso trentennali. Chi ha stipulato un mutuo quando i tassi di interesse erano piu' bassi durante la pandemia e' riuscito ad assicurarsi a lungo quei tassi contenuti. L'attivita' economica e i mercati azionari americani sono inoltre sospinti dalle innovazioni tecnologiche come l'intelligenza artificiale.

L'inflazione elevata, i conflitti geopolitici nonche' i perduranti effetti della pandemia hanno pesato sull'economia europea e sul sentiment generale a livello globale.

Le traiettorie delle principali economie potrebbero divergere. Negli Stati Uniti, benche' la crescita abbia probabilmente raggiunto il picco nel 2023, un atterraggio morbido e' un'evoluzione del tutto plausibile e forse lo e' persino uno scenario di 'no landing', ossia di protratta crescita economica robusta, anche se non e' il nostro scenario di base.

Naturalmente le prospettive di resilienza degli Stati Uniti, specialmente rispetto ad altre economie, creano anche incertezza rispetto al futuro dell'inflazione, che resta ostinata negli Stati Uniti e presenta andamenti differenziati in altri paesi. Le banche centrali (soprattutto quelle dei mercati sviluppati), che si sono mosse pressoche' all'unisono nella stretta monetaria per reprimere l'impennata dell'inflazione successiva alla pandemia, potrebbero pertanto seguire percorsi differenti nella riduzione dei tassi, il che potrebbe contribuire a un'evoluzione di divergenza a livello globale nel 2024.

Abbiamo trattato questi temi in modo approfondito nelle ultime Prospettive Cicliche 'Divergenza nei mercati, diversificazione nei portafogli'.

D: Passiamo al posizionamento di portafoglio della Strategia Income, a partire dalla duration, ovvero l'esposizione ai tassi d'interesse. Come sintetizzeresti il nostro attuale posizionamento? Ivascyn: Siamo molto tattici sia nell'entita' che nella composizione dell'esposizione ai tassi d'interesse, compreso a livello di scadenze e di posizioni a livello globale. Siamo stati particolarmente tattici nell'ultimo paio di trimestri.

Detenevamo un'elevata esposizione ai tassi d'interesse a inizio ottobre dello scorso anno. Poi c'e' stato il rally di mercato, che a nostro avviso e' stato eccessivo e frutto di un mal riposto ottimismo sulle prospettive di allentamento monetario, e siamo passati a un posizionamento piu' difensivo nel primo trimestre, rispetto a strategie passive, in quanto i dati economici sono rimasti robusti.

Abbiamo inoltre diversificato, riducendo in una certa misura l'esposizione alla duration americana e investendo maggiormente in altri paesi sviluppati come il Regno Unito e l'Australia; riscontriamo valutazioni interessanti per le esposizioni alla duration in quei mercati le cui economie sono piu' sensibili ai tassi d'interesse rispetto a quella americana e beneficiano di dinamiche piu' robuste in termini di debito pubblico. L'economia americana invece probabilmente sta un po' surriscaldandosi, portando inflazione indesiderata. Inoltre, guardando al lungo termine, la spesa in disavanzo degli Stati Uniti e' significativa e nessuno dei candidati alla presidenza pone l'accento sulla riduzione del deficit. Benche' non stiamo ruotando in modo massivo dagli Stati Uniti a esposizioni globali, potremmo incrementare in modo selettivo le posizioni a livello globale della Strategia Income in quanto ravvisiamo considerevole valore in mercati obbligazionari selezionati che offrono solido potenziale di rendimento.

Tendiamo a focalizzare la maggior parte della nostra esposizione ai tassi d'interesse sul tratto della curva intorno ai cinque anni, benche' anche la porzione a breve appaia interessante adesso che i mercati scontano nei prezzi un taglio dei tassi americani per fine anno e piu' avanti.

In sintesi, deteniamo un po' piu' di duration di quanta ne avessimo a inizio anno e con maggiore diversificazione.

D: Qual e' la nostra valutazione dei mercati del credito in generale e come si riflette nel portafoglio? Ivascyn: L'economia americana e' resiliente e nel periodo della pandemia molte imprese sono riuscite ad assicurarsi tassi bassi sui finanziamenti per un periodo esteso. Questo ha favorito l'afflusso di capitale verso i segmenti piu' rischiosi dei mercati del credito. Tuttavia, gli spread del credito sono compressi e riscontriamo forse un po' troppo ottimismo sui mercati azionari quotati e in determinati segmenti piu' rischiosi dei mercati del credito.

Un caposaldo della nostra strategia d'investimento e' puntare su alternative di alta qualita' rispetto agli ambiti del mercato del credito piu' sensibili al ciclo economico.

Abbiamo ridotto la nostra esposizione al rischio di credito e incrementato la qualita'. Abbiamo aumentato anche la liquidita', ovvero la flessibilita', del portafoglio. In questo modo, se dovesse verificarsi maggiore volatilita' al ribasso piu' avanti quest'anno potremo passare all'attacco nei settori piu' sensibili al ciclo economico.

D: Su quali spazi si sta focalizzando la Strategia Income nei mercati del credito societario? Ivascyn: Preferiremmo un po' piu' di premio al rischio nel credito societario ma i fondamentali e i fattori tecnici sono validi. Abbiamo una posizione centrale nello spazio investment grade, con investimenti di grado senior nel comparto finanziario. Abbiamo ridotto leggermente la nostra esposizione non perche' abbiamo delle preoccupazioni sul comparto finanziario ma perche' preferiamo il profilo di rischio/rendimento offerto in altri settori.

Nell'high yield, i fondamentali restano piuttosto solidi. Il mercato si e' evoluto: molti dei finanziamenti piu' aggressivi che si verificavano nell'high yield sono migrati verso i prestiti senior garantiti. Noi continuiamo a prediligere opportunita' di maggiore qualita', anche in termini di settori e imprese, nonche' posizioni che offrono vantaggi in termini di rendimento o clausole protettive.

Siamo cauti sui prestiti a tasso variabile che sono un ambito in cui le clausole di tutela si sono in generale indebolite e le imprese pagano tassi considerevolmente piu' elevati.

*Group CIO di Pimco.

Red-

(RADIOCOR) 29-06-24 15:02:40 (0327) 5 NNNN

 


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