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Nuveen: tre lezioni dalle recenti mosse delle banche centrali - PAROLA AL MERCATO

di Laura Cooper * (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 ott - La combinazione di aggressivi allentamenti monetari a livello globale, in un momento in cui le condizioni finanziarie sono gia' favorevoli, dovrebbe fornire una protezione al ribasso per gli asset rischiosi, anche se i venti contrari giustificano un approccio selettivo al posizionamento dei portafogli. Dopo la sorpresa di settembre della Fed, la Bank of England (BoE) ha mantenuto stabile il tasso d'interesse, mentre la Banca centrale europea (BCE) ha reiterato di basarsi sui dati. La Bank of Japan (BoJ) ha assunto un tono dovish, lasciando intendere che un altro rialzo dei tassi potrebbe richiedere ancora dei mesi, mentre la Banca Popolare Cinese ha avuto un suo momento 'whatever it-takes' per stimolare il sentiment.

Nonostante i diversi esiti di politica monetaria, per navigare in un panorama macroeconomico incerto gli investitori devono considerare dei temi comuni.

Le decisioni sui tassi si basano sui dati In primo luogo, i responsabili di politica monetaria stanno enfatizzando un approccio alle decisioni che dipende dai dati, riunione per riunione L'attivita' economica si mostra resiliente In secondo luogo, le prospettive economiche appaiono resilienti. La Fed sta cercando di 'ricalibrare' la sua posizione di politica monetaria, approfittando di un'economia ancora 'salutare' per pianificare un soft landing.

Politiche divergenti creano un'opportunita' d'investimento In terzo luogo, la divergenza dei percorsi di politica monetaria ha una sua durata, il che crea opportunita' nel reddito fisso. Il nostro scenario di base prevede sei tagli dei tassi di 25 pb ciascuno da parte della Fed in una serie di riunioni consecutive fino a giugno. Saranno i dati a dettare il percorso, e l'attenzione sara' rivolta ai prossimi dati sui salari e sull'inflazione a margine, anche se, a nostro avviso, l'asticella e' alta per un altro taglio di 50 pb, soprattutto dopo l'ottimo rapporto sulle retribuzioni degli Stati Uniti di settembre. La nostra opinione: manteniamo una posizione neutrale sulla duration statunitense, in un contesto caratterizzato da un rallentamento della crescita, aggiornando una posizione sottopesata di lungo periodo.

Per quanto riguarda il Regno Unito, con l'attenzione che si sposta verso il contesto fiscale e il prossimo bilancio, la riluttanza dei responsabili a seguire i loro principali pari nell'ambito di un ciclo di tagli piu' rapido potrebbe venir messa in discussione, dal momento che l'ostinata inflazione dei servizi dovrebbe attenuarsi, a fronte del sempre maggiore rallentamento del mercato del lavoro. Un potenziale periodo di rialzi delle imposte e di tagli alla spesa pubblica potrebbe giustificare nel 2025 un ciclo di tagli dei tassi piu' deciso, mettendo in discussione la nostra ipotesi di base, che prevede tagli trimestrali. La nostra opinione: propendere per la duration dei gilt britannici.

I segnali di stagnazione della crescita nel 3T del 2024 e l'attenuazione dell'inflazione dei servizi nell'Eurozona ci inducono ad adottare un tono piu' cauto. Prevediamo attualmente che la BCE procedera' a una serie di tagli consecutivi, allineandosi piu' in generale alle nostre aspettative sul percorso politico degli Stati Uniti fino alla meta' del 2025. La nostra opinione: ricercare un'esposizione core nei bund tedeschi e in aree periferiche, in particolare in Spagna e Grecia, cosi' da conseguire un carry interessante.

In Giappone, rispondendo a una domanda su un aumento dei tassi entro fine anno, il Governatore Ueda ha sottolineato di non avere in mente alcun calendario per i rialzi. Cio' ci induce a ritenere improbabile un rialzo dei tassi a ottobre.

Prevediamo che la prossima mossa da 25 pb avra' luogo piu' avanti nel corso dell'anno, quando vi saranno maggiori prove che i salari reali stanno affluendo in modo sostenibile nei consumi. A esso seguiranno altri due rialzi entro la meta' del 2025. Il nostro punto di vista: trarre vantaggio dall'inclinazione della curva dei titoli di Stato nipponici al fine di favorire i titoli ultra-long che presentano scarsi livelli di detenzione nei portafogli.

In conclusione, mentre la Fed ha apparentemente dato il via libera a un rally degli asset rischiosi, saranno i dati a guidare le decisioni. Per questo motivo, ci posizioniamo con un'inclinazione verso l'alto in termini di qualita' degli asset obbligazionari e ricerchiamo opportunita' tattiche, cosi' da cogliere il turbinio delle mosse di politica monetaria. Dopo tutto, ci potrebbero essere altre sorprese ad attenderci.

* Head of Macro Credit and Global Investment Strategist di Nuveen "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

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(RADIOCOR) 16-10-24 14:38:12 (0462) 5 NNNN

 


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