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NS Partners: Fed verso taglio di un quarto di punto, preferire azioni difensive - PAROLA AL MERCATO

di Giacomo Calef * (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 17 set - Settimana scorsa i mercati sono stati dominati da una crescente incertezza in merito alle manovre che le banche centrali hanno cominciato a mettere in atto per ridurre i tassi di interesse. Come atteso, la BCE ha effettuato un secondo taglio, riducendo il tasso sui depositi di 25 punti base e restringendo lo spread fisso del tasso sui rifinanziamenti principali, ora fissato a 15 punti base al di sopra di quello dei depositi (da 25).

Anche la Fed questa settimana procedera' con un taglio dei tassi d'interesse, ma il dibattito rimane aperto: sara' di 25 o 50 punti base? Dopo il dato sull'inflazione, che si e' attestata al 2,5%, e una inflazione core piu' elevata del previsto, 0,3% su base mensile, sembra da escludersi un taglio da mezzo punto.

Da un lato la disinflazione e' una buona notizia per i mercati, dall'altro gli investitori sono preoccupati che le imprese stiano facendo fatica a trasferire sui consumatori finali i prezzi piu' alti dei fattori produttivi. Uno scenario che, se confermato, potrebbe ridurre i margini di profitto delle prossime trimestrali.

Il VIX, un indicatore di volatilita', ha toccato i massimi da un mese, a dimostrazione del clima di apprensione tra gli investitori. In questo contesto, gli investitori hanno venduto soprattutto titoli growth, come quelli tecnologici, che risultano i piu' colpiti da questa fase di incertezza.

Le conseguenze di queste correzioni del tech si possono riscontrare nei principali indici azionari: infatti, dall'11 luglio - data in cui si era registrata un'inflazione in calo - l'S&P 500 ha registrato una performance del +0,20%, lo Stoxx Europe 600 del +0,19% e l'S&P 500 Equal Weighted del +3,46%, a conferma di una rotazione verso titoli piu' difensivi, come quelli legati ai beni di consumo e utilities.

Non va poi sottovalutato il ruolo delle valutazioni elevate degli indici azionari. L'S&P 500, che quest'anno e' cresciuto di oltre il 17%, sta scambiando a multipli ben superiori alla media storica, rendendo il mercato vulnerabile a nuove correzioni.

In ottica di gestione del portafoglio, per l'azionario, preferiamo sovrappesare i settori difensivi, come l'Healthcare, che crediamo abbiano delle valutazioni ragionevoli e aziende che presentano business stabili, mentre sottopesiamo i settori ciclici (come gli industriali), che risultano molto sensibili a una minor crescita del Pil.

Se la Fed optasse per una riduzione aggressiva dei tassi, i timori riguardo una recessione potrebbero aumentare: pertanto, per l'obbligazionario, suggeriamo bond corporate di alta qualita' creditizia, con lunga duration e buoni flussi cedolari.

* country head Italia di NS Partners "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

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(RADIOCOR) 17-09-24 13:31:46 (0410) 5 NNNN

 


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