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Leonardo: per Aerostrutture bene previsioni consegne Airbus, incognita Boeing

Gruppo Usa riduce ritiro fusoliere 2024, attesa piano 2025 (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 17 ott - Buone prospettive sulle commesse in corso relative agli A321 e A220 di Airbus, ma aumenta l'incognita Boeing, cioe' il piano del gruppo americano sulla produzione 2025 con le sue ricadute sull'attivita' dell'impianto di Leonardo Grottaglie. E' quanto emerso nell'incontro avvenuto a Roma tra la direzione Aerostrutture di Leonardo, le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Cisl e il coordinamento Rsu che ha analizzato l'andamento del 2023 e le prospettive per 2024 e 2025. La divisone Aerostrutture ha registrato ricavi per 636 milioni nel 2023 (+33%) e ordini per 644 milioni (+53%) ma ha chiuso con un margine operativo lordo negativo per 151 milioni. Il contesto complessivo di mercato - ha illustrato il managing director della divisione, Stefano Bortoli - vede una domanda sostenuta di aeromobili da parte delle compagnie aeree ma la catena di fornitura e' in fase di sofferenza. In particolare, per quanto riguarda Leonardo, la fase critica di Boeing si sta facendo sentire sulla programmazione delle forniture e sulla produzione da parte di Leonardo. Airbus e Boeing valgono per circa l'80% dei ricavi della divisione Aerostrutture (36% il gruppo europeo, il 43% quello americano). Per Airbus, secondo quanto riportato da una nota Fim-Cisl, la prospettiva e' di consegne in crescita nel 2025 rispetto al 2024 (260 approntamenti per A321 dai 230 di quest'anno, 110 per A220 rispetto a 86) anche se l'accelerazione ulteriore prevista slittera' al 2026. Per Boeing la situazione e' di forte incertezza: il committente americano ha ridotto da 45 a 38 le sezioni di fusoliera che saranno ritirate nel 2024 (39 i ritiri del 2023) e si e' in attesa del nuovo piano per il 2025. Il vecchio piano Z60 prevedeva 97 ritiri. "Questa situazione oltre alla gestione del conseguente vuoto lavoro con l'utilizzo della Cigo secondo quanto stabilito dall'accordo di luglio scorso - segnala la Uilm - potrebbe aprire uno scenario potenzialmente preoccupante nel caso in cui Boeing dovesse diminuire considerevolmente i piani di ritiro per il 2025. E proprio perche' sono cambiati i piani e gli impegni presi con l'accordo di luglio, riteniamo necessario che a livello di sito si attivi un confronto su questi cambiamenti e sulle prospettive future". "Il sito al momento piu' impattato rimane Grottaglie sul quale si intravede, non ancora comunicata, una ulteriore discesa del rate che potrebbe portare ad un ulteriore richiesta di cassa integrazione e al mantenimento di tutte le misure adottate per il contenimento del vuoto lavoro" osserva la Fiom. Nell'incontro e' stato ipotizzato un allungamento di altre 13 settimane dell'attuale cassa integrazione. Il gruppo aerospaziale, secondo quanto si apprende, e' in attesa di ricevere il piano per il 2025 che consentira' di valutare gli effetti sull'andamento produttivo del sito tarantino nel prossimo anno ma sta andando avanti la predisposizione degli spazi che saranno messi a disposizione della divisione Elicotteri per l'avvio di nuove iniziative di carattere industriale, in grado di consolidare il percorso di diversificazione industriale del sito di Grottaglie. In base agli accordi di luglio tra azienda e sindacati, la diversificazione nell'impianto pugliese avverra' attraverso nuove attivita' di produzione e ingegneria da avviare in fasi diverse nel periodo 2025-2028 e che vanno dall'assemblaggio di componenti dell'AW101 e del AW609 fino all'insediamento di una linea di assemblaggio finale del convertiplano AW609.

fon

(RADIOCOR) 17-10-24 14:07:46 (0433) 5 NNNN

 


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