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J. Safra Sarasin: ne' Trump ne' Biden affronteranno il deficit fiscale - PAROLA AL MERCATO

di Raphael Olszyna-Marzys * (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 giu - Entrambi i candidati riconoscono che i deficit fiscali sono troppo elevati, ma cio' che hanno proposto o che finiranno per fare manterra' il debito su un percorso insostenibile, a nostro avviso. I grandi squilibri di bilancio richiedono piu' che cambiamenti politici incrementali. Ma non sembra esserci consenso tra l'opinione pubblica o all'interno di Washington sulla necessita' di fare presto scelte politiche e sacrifici difficili.

Trump 2.0: Finanziare i tagli alle tasse nazionali con le tariffe Il Presidente Trump, e il suo entourage, sembrano essere impegnati in un piano fiscale "trickle-down". Secondo l'America First Policy Institute, il think tank che sta dietro al programma di politica pubblica di Trump, i tagli alle tasse, le politiche fiscali a favore del lavoro e un ritmo piu' lento di crescita della spesa federale dovrebbero rilanciare la crescita economica reale al 4%. I repubblicani prevedono che i tagli fiscali saranno almeno in parte autofinanziati. Trump cerchera' sicuramente di rendere permanenti i tagli fiscali del TCJA del 2017 (la cui scadenza e' prevista per la fine del 2025). Secondo il CBO, l'estensione completa dei tagli fiscali del TCJA costerebbe circa 4,5 milioni di dollari nel prossimo decennio e aumenterebbe il deficit primario di oltre l'1% del PIL nel prossimo decennio.

Cosa potrebbe fare un'amministrazione Trump: I repubblicani hanno solo 11 seggi al Senato in corsa per la rielezione, contro i 23 dei democratici. Inoltre, secondo la societa' di consulenza Cook Political Report, solo due di questi seggi potrebbero diventare competitivi. D'altra parte, 7 dei seggi dei Democratici saranno probabilmente un testa a testa o molto combattuti. E' quindi probabile che i repubblicani riprendano il controllo del Senato. Ed e' possibile che anche la Camera rimanga sotto il loro controllo.

Questo, in teoria, darebbe mano libera a Trump e al suo team per modificare la legge. Tuttavia, alcuni repubblicani fiscalmente responsabili probabilmente si opporranno a grandi tagli fiscali non finanziati o a nuove spese, dato il cattivo stato delle finanze pubbliche statunitensi. Trump erediterebbe un deficit fiscale molto elevato, una spesa per interessi in aumento e un'economia piu' incline all'inflazione. Un'altra serie di tagli fiscali consistenti e non finanziati potrebbe riaccendere l'inflazione e aumentare le preoccupazioni sulla sostenibilita' del debito. Inoltre, dato che la spesa discrezionale e' gia' vicina ai minimi storici, e' difficile immaginare che i tagli alla spesa per il sistema giudiziario, i trasporti, l'istruzione e i servizi sociali saranno sufficienti a spostare l'ago della bilancia del deficit.

Biden 2.0: Ancora la stessa cosa, con spese sociali finanziate da aumenti delle tasse Cosa hanno detto i Democratici: Il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha definito la "Bidenomics" come una moderna economia dell'offerta. Essa da' priorita' all'offerta di lavoro, al capitale umano, alle infrastrutture pubbliche, alla ricerca e sviluppo e agli investimenti in un ambiente sostenibile, finanziati da aumenti delle tasse sulla fascia alta della distribuzione del reddito e sulle imprese. Biden probabilmente aumentera' la spesa. Non sembra avere il desiderio di affrontare la continua pressione al rialzo esercitata dai cambiamenti demografici sulla spesa per la sicurezza sociale, Medicare e Medicaid.

* International Economist di J. Safra Sarasin.

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(RADIOCOR) 16-06-24 15:09:49 (0295) 5 NNNN

 


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