Fmi: banche centrali migliorino modelli comprensione sull'inflazione

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 16 ott - Le banche centrali devono migliorare la capacita' di comprensione delle dinamiche settoriali sull'inflazione questo le aiuterebbe "a calibrare le loro risposte" di politica monetaria "in modo piu' efficace". Cosi' il Fondo Monetario in un capitolo del World Economic Outlook intitolato 'la grande stretta' con riferimento al recente balzo dell'inflazione, scaturito a partire dai 'colli di bottiglia' dell'offerta verificatisi dopo il risveglio della domanda mondiale di beni al venire meno della pandemia. Nell'analisi non ci sono riferimenti espliciti alla Bce ne' alla Fed. Per le banche centrali quindi "investire nel miglioramento dei modelli e nella raccolta dei dati nel tempo sarebbe un'impresa preziosa".

Secondo il rapporto del Fondo, "quando le strozzature dell'offerta sono limitate a settori specifici, come quello delle materie prime", la stretta monetaria "puo' portare a un forte calo dei prezzi flessibili delle materie prime ma a scapito di una minore produzione e, nel tempo, l'inflazione scendera' al di sotto del suo livello poiche' i prezzi flessibili delle materie prime diminuiranno e anche altri prezzi reagiranno a una politica piu' restrittiva". Secondo il Fondo monetario politiche monetarie credibili "rimangono una risorsa preziosa per le banche centrali. L'esperienza recente e' un esempio calzante: le aspettative di inflazione sono rimaste ancorate e le spirali salari-prezzi non si sono materializzate anche quando i policy maker hanno dovuto affrontare difficili compromessi di policy, in condizioni di immensa incertezza" in paesi che avevano comunque dei contesti di policy credibili. "Una migliore comprensione della formazione delle aspettative di inflazione attraverso diversi orizzonti e agenti economici contribuirebbe a orientare il processo decisionale" aggiunge il Fondo nella sua analisi.

Ggz

(RADIOCOR) 16-10-24 15:00:05 (0487) 5 NNNN