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Federated Hermes: i 5 cambiamenti delle ultime settimane - PAROLA AL MERCATO

di Stephen Auth* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 31 ago - Alcune delle principali forze che hanno dato forma al contesto di investimenti negli ultimi due anni sono cambiate radicalmente e gli investitori devono posizionarsi di conseguenza. In particolare, riteniamo che la cosiddetta 'Grande Rotazione', che si e' manifestata brevemente nelle ultime settimane, abbia un presupposto. Nel complesso manteniamo un atteggiamento piu' cauto e continueremo a limitare le nostre sovraponderazioni azionarie alle small cap, ai titoli value e agli emergenti. Ecco i cinque principali elementi che riteniamo siano cambiati: Il carry trade dello yen sta per finire. Negli ultimi anni, la BoJ ha attuato una politica monetaria accomodante con tassi di interesse sotto lo zero. Per un certo periodo, anche i tassi di sconto delle altre economie del G-7 sono stati molto bassi, in alcuni casi prossimi allo zero, per cui il vantaggio di prendere in prestito yen per finanziare investimenti in euro o dollari non era significativo. La situazione e' cambiata radicalmente nella primavera del 2022, quando la Fed ha iniziato ad aumentare significativamente i tassi, anche se la BoJ ha insistito sul mantenimento dei tassi sotto lo zero fino al raggiungimento del livello obiettivo di inflazione al 2%. Dato che la BoE e la BCE hanno seguito la Fed aumentando i tassi, si e' creata un'opportunita' anomala da sfruttare. L'enorme e profondo mercato dei titoli di Stato di una delle maggiori economie mondiali offriva tassi di prestito prossimi allo zero, mentre tutti gli altri mercati mondiali offrivano rendimenti obbligazionari compresi tra il 4% e il 6%. Per addolcire l'affare, mentre gli operatori a leva di tutto il mondo iniziavano a costruire posizioni di questo tipo, lo yen ha iniziato a deprezzarsi, consentendo ai mutuatari di ripagare le posizioni in yen prese in prestito a livelli piu' bassi di quelli a cui le avevano prese in prestito. Quando il tema e' diventato caldo, questi stessi operatori a leva si sono resi conto che potevano ottenere uno spread ancora maggiore acquistando non titoli di Stato, ma large cap growth. Le stime sull'entita' della crescita di questo trade, in gran parte non regolamentato, sono molto varie e vanno da 350 miliardi di dollari a 2,5 trilioni di dollari. Anche se alcuni esperti ci assicurano che il trade si sia concluso, non credo sia cosi'.

La curva dei rendimenti si sta dis-invertendo. Un'altra caratteristica fondamentale del contesto d'investimento degli ultimi due anni e' stata la forte inversione della curva dei rendimenti, con i tassi a breve che in alcuni punti superavano di 100-150 punti base quelli a lungo. Ora siamo in fase di dis-inversione e pensiamo che nei prossimi due anni assisteremo a una piu' normale curva inclinata verso l'alto, con il tasso dei fed funds sceso dal 5,5% (il limite superiore) a circa il 3,0% e il tasso del Treasury decennale relativamente stabile intorno all'attuale intervallo tra il 3,75% e il 4,25%. I Fed funds dovrebbero scendere al 3,0% circa, poiche' i mercati del lavoro hanno finalmente iniziato ad ammorbidirsi e l'obiettivo di inflazione del 2,0%-2,5% della Fed sara' probabilmente raggiunto. In assenza di una crisi finanziaria (che non prevediamo, data l'attuale solidita' e gli elevati livelli di riserva del sistema bancario), dovrebbe riaffermarsi un premio a termine storicamente piu' normale; dopo il bear market obbligazionario del 2022, agli investitori obbligazionari e' stato ricordato a chiare lettere che i tassi salgono e scendono. Cio' significa che i rendimenti obbligazionari a lungo termine sono probabilmente piu' o meno al punto di arrivo di questo ciclo, aspetto molto importante per gli investitori a lungo termine.

*Executive Vice President, CIO Equities di Federated Hermes.

Red-

(RADIOCOR) 31-08-24 11:46:34 (0189) 5 NNNN

 


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