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Dpam: Fed e Bce, le differenze sulle due sponde dell'Atlantico - PAROLA AL MERCATO

di Raffaele Prencipe e Andre' Figueira de Sousa* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 15 set - Prevediamo che la Bce continuera' a tagliare i tassi di riferimento, mantenendoli al di sotto di quelli della Fed. Ovviamente, l'entita' dei tagli sara' maggiore negli Stati Uniti, dato che il punto di partenza dei tassi e' piu' alto (5,375% contro 4,0%). La Fed ha un duplice mandato: stabilita' dei prezzi e massima occupazione. Di recente ha spostato l'attenzione dall'inflazione all'occupazione per guidare la politica monetaria. In effetti, e' diventata piu' accomodante di fronte al rallentamento dell'inflazione e alla normalizzazione del mercato del lavoro. Al contrario, la Bce si concentra esclusivamente sull'inflazione, in particolare sulla crescita dei salari. Di conseguenza, e' improbabile che la Bce sia apertamente accomodante e rimarra' vigile contro potenziali effetti inflazionistici di secondo impatto.

Tuttavia, ci aspettiamo ancora che la Bce operi un taglio dei tassi nella riunione di domani. Guardando al mercato del lavoro, negli Stati Uniti esso si e' normalizzato dopo un periodo post-crisi molto forte. Le offerte di impiego sono tornate ai livelli pre-crisi, la creazione di posti di lavoro e' rallentata e il tasso di disoccupazione e' salito al 4,2%.

C'e' la possibilita' che i dati peggiorino ulteriormente e che si debbano anticipare i tagli. Di contro, l'occupazione riveste un ruolo secondario per la Bce. L'attuale tasso di disoccupazione nell'Area Euro e' storicamente basso. La crescita dei salari e' stata elevata grazie agli aumenti una tantum per compensare l'inflazione degli ultimi anni.

Tuttavia, il rischio di una spirale salari-prezzi e' diminuito in modo significativo, dando alla Bce maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione tornera' gradualmente al suo obiettivo del 2% nel tempo.

In teoria, i mercati dovrebbero aspettarsi maggiore attivismo da parte della Fed, visto il suo sostegno alla massima occupazione. Gli investitori potrebbero favorire le obbligazioni statunitensi quando la Fed diventera' piu' aggressiva nel tagliare i tassi di interesse, riducendo il differenziale di rendimento tra il debito sovrano statunitense e quello europeo e influenzando i flussi di capitale e i premi al rischio. Questa divergenza di politiche ha influenzato anche il tasso di cambio euro-dollaro, con il primo che si e' rafforzato rispetto al secondo in quanto i mercati prevedono un rallentamento piu' marcato negli Stati Uniti. Tuttavia, questa visione potrebbe essere eccessivamente ottimistica sulla capacita' di ripresa dell'Europa. Le sfide strutturali, tra cui la bassa produttivita', l'invecchiamento demografico e le carenze di manodopera specifiche del settore, suggeriscono che l'economia europea potrebbe rallentare alla stessa velocita' o piu' velocemente di quella degli Stati Uniti.

La preoccupazione che i mercati finanziari abbiano prezzato troppi tagli dei tassi della BCE e della FED e' valida, ma non condividiamo questa opinione.

Le aspettative del mercato sono attualmente orientate verso un cambiamento della politica monetaria da restrittiva a neutrale. Tuttavia, esiste anche la possibilita' che i dati economici si deteriorino ulteriormente e giustifichino un maggiore spostamento verso una politica monetaria accomodante.

Si prevede che le tendenze disinflazionistiche continuino.

Con la moderazione della crescita salariale, il rischio di una spirale salari-prezzi diminuisce, dando alle banche centrali maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione tornera' gradualmente all'obiettivo del 2% nel medio termine.

Riteniamo pertanto che i tassi di interesse siano interessanti a questi livelli.

* Fixed Income Fund Managers, DPAM "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

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(RADIOCOR) 15-09-24 14:33:31 (0300) 5 NNNN

 


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