Cybersicurezza: Angelini (Bankitalia), 'pmi meno consapevoli dei rischi'

Gli attacchi subiti da queste ultime sono sottostimati (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 04 lug - In Italia le imprese piu' piccole, con un numero di addetti compreso tra 20 e 49, "risultano meno consapevoli dei rischi cibernetici: quelle che ritengono per nulla probabile che un attacco cibernetico possa interessare un'impresa con le loro stesse caratteristiche sono il 14 per cento del campione, contro il 7% centro tra le imprese con oltre 50 addetti". I numeri sono dell'indagine Invind 2023 della Banca d'Italia e li mette in evidenza Paolo Angelini, Vice Direttore generale di via Nazionale, aprendo un convegno dedicato alla cybersicurezza nel settore finanziario organizzato da Banca d'Italia, Certfin e Abi. Gli attacchi cibernetici aumentano e si stanno diversificando, ricorda Angelini. La tecnologia consente "anche a soggetti con limitate capacita' tecniche, finanziarie o organizzative di acquistare o appaltare i servizi necessari per condurre efficaci attivita' illegali nel cyber-spazio". Angelini nota come non sia una sorpresa il fatto che gli attacchi ai sistemi informatici delle imprese "prendano prevalentemente di mira quelle piu' grandi, che hanno maggiore capacita' economica, ma sfruttino anche il minor grado di preparazione che caratterizza le imprese di dimensioni medie o piccole pmi". Lo scorso anno, secondo i dati dell'Acn, l'agenzia governativa che presidia il contrasto al fenomeno, "il numero di attacchi di tipo ransomware, che costituisce il fenomeno piu' allarmante, e' aumentato del 27%, interessando sia le pmi sia le grandi imprese. Per le pmi il fenomeno e' verosimilmente sottostimato, tenuto conto che tali imprese sono spesso sprovviste di presidi di cybersicurezza adeguati e tendono a non segnalare gli incidenti. Tendenze analoghe sono state registrate anche a livello europeo e internazionale".

Ggz

(RADIOCOR) 04-07-24 09:55:21 (0206) 5 NNNN