Notizie Radiocor

Carmignac: 'Dolcetto' o 'Scherzetto' per gli investitori del lusso ad Halloween? - PAROLA AL MERCATO -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 ott - La stagione degli utili e un bilancio decisivo per la Francia Il settore del lusso e' noto per tagliare le spese ai minimi del ciclo e per spendere eccessivamente ai massimi. Ed eccoci qui di nuovo. Le vendite hanno raggiunto il picco per la maggior parte delle aziende di lusso e i margini stanno rallentando ovunque.

A preoccupare ulteriormente gli investitori e' la decisione della Francia di aumentare l'imposta sulle imprese per 'trovare' 60 miliardi di euro e colmare un deficit del 6%, dato che questo aumenta il rischio diffuso di guadagni mancati per tutto il settore. Nella bozza di bilancio per il 2025, Barnier propone un aumento 'temporaneo' delle imposte sulle societa', tra il 5% e il 10%, per i gruppi piu' grandi.

E come diceva Milton Friedman, 'nulla e' cosi' permanente come un programma governativo temporaneo'..

La nostra stima e' che tali misure ridurranno del 2-4% gli utili per azione dei gruppi del lusso con sede in Francia nel 2025. Senza contare i potenziali effetti negativi di un'ulteriore imposta sul reddito (Contributo Eccezionale sui Redditi Alti - CEHR) sul cosiddetto 'effetto ricchezza' di coloro piu' inclini ad acquistare beni di lusso.

Per LVMH, spesso considerato l'archetipo del settore, si prevede una crescita dei ricavi del terzo trimestre intorno al 2,5%, trainati da pelletteria e profumi/cosmetici (principalmente negli Stati Uniti) e da un trend in miglioramento nel segmento dei vini e dei liquori, anche se ancora negativa. A prima vista, sembra tutto regolare. Ma la nostra opinione e' un po' piu' cauta. Il ritmo della decelerazione potrebbe essere stato sottovalutato e gli investimenti (sponsorizzazione della Formula 1, Olimpiadi, sfilate di moda a sette-otto cifre) sono stati elevati proprio in un momento di picco storico dei ricavi. Lo spettro del disallineamento dei costi potrebbe riemergere.

Kering e Burberry si trovano in una situazione simile, ma con un rallentamento dei ricavi a doppia cifra, il disallineamento dei costi potrebbe essere notevole. Eventuali tagli potrebbero essere dolorosi, in quanto peserebbero ulteriormente sulle prospettive di crescita (gia' negative) dei gruppi che si trovano nella fascia piu' bassa del settore.

Al contrario, L'Ore'al, che genera il 40% dei ricavi dal settore del lusso, e' meno colpita dal disallineamento dei costi, poiche' la percentuale dei costi variabili (50% dei costi totali) e' piu' alta rispetto ad altre aziende. Sebbene il gruppo dovrebbe vedere i ricavi rallentare dalla fascia alta delle singole cifre e la crescita degli utili scendere a una fascia media o bassa delle singole cifre, cio' e' in linea con il modello storico del gruppo cosmetico francese Herme's, al vertice del settore, dovrebbe registrare una crescita dei ricavi del 10% ovunque, tranne che in Asia (escluso il Giappone) e in Francia. Saranno principalmente le divisioni di pelletteria e pret-a'-porter a trainare questa crescita. Contrariamente ad alcuni competitor, gli aumenti di prezzo non sono percepiti come speculativi e, di conseguenza, non hanno allontanato gli acquirenti.

Da nemico ad alleato Sebbene le sfide a breve termine affrontate da alcuni gruppi del lusso sembrino piu' uno 'scherzetto' che un 'dolcetto', le prospettive a lungo termine sono piu' positive.

L'inizio di un ciclo globale di riduzione dei tassi e le recenti iniziative di policy in Cina dovrebbero limitare il potenziale di ribasso.

Per gli investitori disposti e in grado di guardare oltre le attuali preoccupazioni, il 2025 si prospetta come un anno interessante per il settore, trainato da diversi fattori favorevoli.

In primo luogo, la domanda cinese all'estero dovrebbe riprendersi grazie all'aumento della fiducia della classe media, derivante dalle misure fiscali e dal supporto al mercato azionario (la Cina rappresenta il 25% della domanda del settore). In secondo luogo, si prevede un miglioramento della traiettoria economica negli Stati Uniti e in Europa. E, infine, il settore beneficia di una bassa elasticita' del volume delle vendite rispetto alle variazioni di prezzo.

In assenza di un forte rallentamento economico, nel 2025 i ricavi del settore potrebbero passare da un semplice rallentamento a una vera e propria crescita verso la normalizzazione. Questo scenario porterebbe un impatto molto piu' positivo per il settore.

* membro dell'Investment Committee di Carmignac "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

L'agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor declina ogni responsabilita' in ordine alla veridicita', accuratezza e completezza di tali analisi e invita quindi gli utenti a prendere atto con attenzione e la dovuta diligenza di quanto sopra dichiarato e rappresentato dalla societa'".

red-

(RADIOCOR) 11-10-24 14:36:06 (0392) 5 NNNN

 


Borsa Italiana non ha responsabilità per il contenuto del sito a cui sta per accedere e non ha responsabilità per le informazioni contenute.

Accedendo a questo link, Borsa Italiana non intende sollecitare acquisti o offerte in alcun paese da parte di nessuno.


Sarai automaticamente diretto al link in cinque secondi.