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Capital Group: outlook per i mercati azionari - PAROLA AL MERCATO -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 21 lug - Il settore aerospaziale europeo vola alto Se vi state preparando per andare in vacanza, saprete certamente che i viaggi aerei sono tornati ai livelli pre-pandemia. Dato il numero crescente di passeggeri e le limitazioni delle supply chain, il settore aerospaziale potrebbe essere sull'orlo di un super-ciclo. Oltre a prevedere qualche altro anno di crescita della domanda superiore alla media, il driver piu' interessante riguarda forse il lato offerta, con il backlog dei nuovi aeromobili che si estende al 2030. Mercati come l'India e la Cina stanno incrementando i loro ordinativi sulla scia dell'ampliamento dei viaggi aerei in risposta all'ascesa della classe media.

In un settore dominato da due produttori - Boeing e Airbus - e' difficile non pensare al conseguente potere di determinazione dei prezzi. Ma c'e' un altro effetto derivante dal backlog degli ordini: gli aeromobili esistenti volano piu' a lungo, e necessitano di piu' manutenzione. Quasi il 70% degli aeromobili commerciali in servizio ha piu' di cinque anni e il 32% piu' di 12. Queste dinamiche danno un'ulteriore spinta alle societa' che si occupano dei servizi aftermarket, un business che gia' di per se' offre margini interessanti. I fornitori di componenti come Safran e Melrose Industries traggono un valore significativo dai ricavi ricorrenti generati dai prodotti esistenti. Spesso sono piu' redditizie le parti di ricambio rispetto alla vendita iniziale perche' le componenti sono sottoposte a manutenzione diverse volte lungo il ciclo di vita di un aereo.

Caratteristiche durevoli come questa forniscono fondamenta solide per un potenziale di investimento a lungo termine.

La rivoluzione digitale acquisisce slancio in Giappone In Giappone soffia il vento del cambiamento: riforme societarie, crescita dei salari e rivoluzione digitale stanno aiutando a mettere la parola fine a decenni di deflazione, trainando il mercato a livelli che non si vedevano dal 1989.

Mentre i policymaker spingono le aziende a dare la priorita' agli azionisti, il governo ha istituito un'agenzia digitale per chiudere il divario con i competitor globali in materia di innovazione. La digitalizzazione e' la chiave per superare le sfide demografiche e incentivare la produttivita', e questo focus sta trainando la domanda di prodotti di societa' come il produttore di soluzioni software OBIC e lo specialista del distance learning JustSystems. Nel frattempo, il costo ridotto di fare business in Giappone sta attirando investimenti diretti esteri (FDI). L'industria dei semiconduttori del Paese continua a fiorire: pur non offrendo produttori avanzati o fonderie globali, aziende come Tokyo Electron producono materiali essenziali per la supply chain.

Nel frattempo, le societa' globali stanno localizzando la produzione in Giappone; ne e' un esempio l'impianto Kumamoto di TSMC. Il revival del capex e gli investimenti diretti esteri sono fattori reflazionistici. La recente apertura dello stabilimento Kumamoto di TSMC e' considerata un successo, grazie alla disponibilita' di risorse di progettazione, mentre l'apertura in Arizona ha risentito dei costi elevati, anche degli ingegneri stessi. Questo fa ben sperare per i futuri investimenti diretti esteri in Giappone.

Il decennio d'oro dell'India e' arrivato? Questo decennio potrebbe essere molto diverso per i mercati emergenti, anche a livello di opportunita'. Un tempo caratterizzati dalla rapida ascesa della Cina nell'economia globale e dalla sua prevalenza nell'Indice MSCI Emerging Markets, i mercati emergenti sono in fase di cambiamento con la riprogrammazione delle supply chain globali. L'India, che sta divenendo una buona alternativa alla Cina per la produzione di telefoni cellulari ed elettrodomestici, ne e' un esempio. L'ascesa dell'India rappresenta comunque un trend piu' ampio. La crescita delle infrastrutture sta accelerando, i nuovi hub manifatturieri stanno incentivando le economie regionali e la transizione energetica mondiale sta spingendo gli investimenti esteri verso un mix piu' ampio di Paesi in via di sviluppo per soddisfare le esigenze produttive e di risorse naturali. Le prospettive dei mercati emergenti sono interessanti. Dal momento che le multinazionali diversificano le supply chain, si tratta di un'opportunita' interessante per Paesi come l'India, il Messico e l'Indonesia perche' amplia le opzioni di investimento per i produttori in Europa e negli USA. Nel frattempo l'ampio sell-off in Cina ha creato opportunita' per investire selettivamente in aziende con flussi di cassa solidi e quote di mercato dominanti, tra cui alcuni colossi tecnologici. Inoltre, gran parte dei mercati emergenti scambia con le valutazioni piu' ridotte su 10 anni su base prezzo/utili, e le banche centrali in molti di questi Paesi hanno ampio margine per tagliare i tassi d'interesse.

* Investment Director azionario di Capital Group "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

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(RADIOCOR) 21-07-24 14:00:10 (0253) 5 NNNN

 


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