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Capital Group: Giappone tra volatilita' e normalizzazione - PAROLA AL MERCATO

di Christophe Braun* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 ott - Dopo anni di relativa oscurita', quest'anno il Giappone ha certamente catturato l'attenzione degli investitori. Il Nikkei 225 ha toccato i massimi storici nel 2024 e alcuni segnali indicano la fine della deflazione di lungo periodo; tuttavia, dopo l'inatteso rialzo dei tassi della Bank of Japan (BoJ) ad agosto e l'impennata dello yen, l'indice ha subito la piu' grave perdita giornaliera di sempre entrando in territorio ribassista, e anche l'indice generale, il Tokyo Stock Price Index (TOPIX), ha perso terreno.

Entrambi hanno poi rapidamente recuperato le perdite, con il Nikkei 225 che il 6 agosto ha registrato il piu' ingente guadagno della storia in un solo giorno e il TOPIX che ne ha seguito l'esempio.

Cosa devono fare gli investitori a fronte di movimenti di mercato cosi' violenti? Da un lato, la volatilita' continuera' a colpire di tanto in tanto, pertanto prevediamo altri colpi di scena da parte della BoJ e dello yen nei prossimi mesi: allo stato attuale, la banca centrale dovrebbe continuare ad aumentare i tassi se l'economia e l'inflazione si evolveranno come previsto.

Altro fattore specifico del Giappone e' l'abbondanza di investitori stranieri sul mercato, che hanno trainato gran parte del recente rally, ma che hanno rapidamente iniziato a liquidare i popolari carry trade con l'aumento dei costi di finanziamento. Dall'altro, alcuni investitori hanno ritenuto di aver perso l'opportunita' dopo i massimi del mercato azionario giapponese all'inizio del 2024, pertanto hanno colto al volo quella che molti hanno considerato una correzione dovuta.

Nel breve termine i rendimenti dello yen e delle azioni giapponesi in generale dipenderanno non solo dalla politica monetaria locale, ma anche dall'operato della Federal Reserve statunitense e dai dati macroeconomici, soprattutto negli Stati Uniti. Come sempre, guardiamo oltre tale rumore per capire se la recente ripresa del Giappone possa diventare un trend sostenibile con solide basi.

In qualita' di investitori di lungo termine nella regione, osserviamo alcuni fattori fondamentali che potrebbero supportare le azioni giapponesi, ossia la riforma della corporate governance e la reflazione in varie forme, connubio che potrebbe trainare un incremento del capex e dei consumi interni. Pur prevedendo ancora volatilita', i fondamentali delle azioni giapponesi sono solidi su un orizzonte pluriennale e le valutazioni rimangono convenienti, poiche' le recenti flessioni hanno portato il mercato nel range storicamente interessante di 12 volte il rapporto prezzo/utili (P/E).

Riforma societaria: oltre le large cap con basso rapporto prezzo/valore contabile Forse il fattore piu' evidente alla base della ripresa e' l'impegno del governo per modernizzare il panorama aziendale del Paese ed eliminare le resistenze di lunga data a dare priorita' agli interessi degli azionisti. In generale, le societa' giapponesi detengono una notevole quantita' di liquidita' nei loro bilanci e, a differenza del passato, molte sono ora disposte a restituirne una parte agli azionisti tramite riacquisti, migliore allocazione del capitale e razionalizzazione. Si osserva il passaggio da un approccio alla liquidita' del tipo "viva la noia" a un impiego piu' efficace delle riserve, investendo nell'innovazione e nella trasformazione digitale, espandendosi a livello internazionale e creando iniziative di sostenibilita' e partnership strategiche.

Riteniamo che questi miglioramenti nella corporate governance proseguiranno e che, semmai, la recente volatilita' esercitera' una maggiore pressione sulle societa' per proteggere le loro quotazioni.

Dall'inizio della "Abenomics", il programma di riforme messo in atto dall'ex primo ministro Shinzo Abe nel 2012, il Giappone ha avviato un percorso di miglioramento di redditivita', allocazione dei capitali e corporate governance. Sebbene i progressi siano stati lenti, in parte a causa dell'approccio cauto del Paese ai cambiamenti, oggi sembra esserci una maggiore urgenza nel far fronte a bilanci caratterizzati da elevate riserve di liquidita' e a rami d'attivita' inefficienti. Si registra anche un crescente opportunismo, dato che i concorrenti a livello globale avvertono le difficolta' create dalla maggiore vischiosita' dell'inflazione, da tassi di interesse piu' elevati e da valute relativamente piu' forti.

*Investment Director di Capital Group.

Red-

(RADIOCOR) 13-10-24 13:08:45 (0249) 5 NNNN

 


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