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Candriam: tra banche centrali e tornate elettorali, cosa cambia per l'obbligazionario - PAROLA AL MERCATO

di Philippe Noyard * (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 30 giu - Tassi USA: messaggi contrastanti della Fed I nuovi "dot" della Fed si sono rivelati hawkish, prevedendo un solo taglio dei tassi quest'anno, dopo una sorpresa al ribasso sul fronte dell'IPC che aveva inviato un segnale dovish ai mercati. Al contempo, Jerome Powell ha precisato che la maggior parte dei membri non ha cambiato opinione sulla base delle statistiche piu' recenti e ha ribadito la "dipendenza dai dati" della Fed.

L'entita' dei tagli e' ora strettamente legata alla loro tempistica. Se il calo dell'IPC di maggio dovesse confermarsi fino ad agosto, protraendosi quindi per quattro mesi consecutivi, la Fed sarebbe nelle condizioni di tagliare a settembre, con un ulteriore possibile taglio a dicembre.

L'inflazione "super-core" e' nuovamente diminuita a maggio, sebbene sia ancora di molto superiore rispetto alla fine dello scorso anno. Tuttavia, riteniamo che il mercato del lavoro sia l'indicatore chiave per il proseguimento del calo dell'inflazione, in stallo da diversi mesi. Finora la disinflazione e' stata trainata dai beni di prima necessita', mentre l'inflazione nei servizi di base e nel settore immobiliare si e' dimostrata piu' ostinata. Una flessione del tasso di dimissioni volontarie, che suggerisce un'ulteriore decelerazione della crescita salariale verso il 3,5% (livello in linea con l'obiettivo di inflazione del 2% fissato dalla Fed nel medio termine) nei prossimi mesi, dovrebbe condurre a una costante disinflazione nei servizi di base. Riteniamo che anche il mercato immobiliare si raffreddera'. L'aumento dei prezzi per le nuove locazioni, un adeguato indicatore anticipatore degli affitti, e' prossimo allo 0. Risulta comprensibile che la Fed non intenda dare il "via libera" ai mercati e ponga l'accento sulla cautela; tuttavia, continuiamo a intravedere una traiettoria economica che potrebbe giustificare un taglio a settembre.

Il primo taglio della BCE era scontato: quale sara' la prossima mossa? La BCE ha effettuato il suo primo taglio dei tassi in cinque anni, una mossa preannunciata da diversi mesi. Qualsiasi altra azione sarebbe stata una grande sorpresa. Per quanto riguarda il tono, la presidente Lagarde ha sottolineato la "dipendenza dai dati" e non si e' impegnata a seguire alcuna particolare traiettoria. Inoltre, le previsioni di inflazione e crescita per il 2024 e il 2025 sono state riviste al rialzo, sebbene le aspettative inflazionistiche siano ancora inferiori a quelle di dicembre 2023. Se i mercati sono divisi tra la prospettiva di uno o due ulteriori tagli quest'anno, noi continuiamo a ritenere piu' probabile quest'ultimo scenario. A nostro avviso, la tendenza disinflazionistica proseguira'. Pertanto, manteniamo il sovrappeso sui tassi in euro nel loro complesso e ricerchiamo livelli piu' bassi per trarre profitto dalla nostra posizione.

* Global Head of Fixed Income di Candriam.

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(RADIOCOR) 30-06-24 15:40:52 (0369) 5 NNNN

 


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