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Amchor IS: mercati troppo pessimisti sulla crescita globale - PAROLA AL MERCATO -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 set - Eurozona: crescita sopra il potenziale Se e' vero che la debolezza tedesca continua a frenare in modo significativo l'attivita' nell'Eurozona, rimaniamo fiduciosi in un rimbalzo dei consumi privati nell'intera area nel resto dell'anno, grazie ai salari che stanno salendo nettamente al di sopra dell'inflazione e alla disoccupazione ai minimi storici. Grazie, anche, alla solida situazione di equilibrio di cui godono le famiglie nel nostro continente.

Oltre a queste buone prospettive per i consumi privati, vi sono ulteriori motivi per prevedere che l'Eurozona possa crescere a tassi in linea o addirittura leggermente superiori al potenziale nei prossimi 6-12 mesi: costi energetici moderati e buone prospettive a medio termine; un eventuale completamento dell'aggiustamento al ribasso delle scorte industriali, che potrebbe favorire un certo rimbalzo dell'attivita' di un settore che e' stato piuttosto depresso; societa' europee con bilanci solidi; tassi di interesse reali a lungo termine a livelli molto bassi; una politica fiscale non affatto restrittiva.

Inoltre, un certo aumento della domanda aggregata nel nostro continente, insieme a un'eventuale vittoria di Harris alle elezioni americane, dovrebbe fungere da fattore favorevole rilevante per l'azionario europeo e, in particolare, per i titoli piu' ciclici.

Il buon andamento dell'inflazione nell'area dell'euro nell'ultimo periodo, le prospettive di moderazione salariale per il 2025 e il forte ancoraggio delle aspettative sui prezzi aprono la porta a ulteriori tagli dei tassi da parte della Bce quest'anno. Nello specifico, e anche se la Bce probabilmente manterra' un tono cauto e un approccio di "dipendenza dai dati", anche in questo caso ci aspettiamo tagli dei tassi compresi tra i 50 e i 75 punti base quest'anno, con un tasso terminale che non vediamo molto al di sotto del 3% e che potrebbe essere raggiunto gia' nel primo trimestre del 2025.

Asia: segnali di resilienza in Cina Nell'Asia emergente, al di fuori della Cina, i dati sull'attivita' continuano ad essere per lo piu' favorevoli, in un contesto di significativa stabilita' macroeconomica, sia in termini di inflazione sia in termini di livelli (generalmente moderati) di disavanzo e debito pubblico. Nel caso della Cina, non ci aspettiamo certo un forte rimbalzo dell'attivita' economica, ma ci aspettiamo piu' segnali di resilienza di quelli ora scontati dal mercato, grazie soprattutto ai significativi stimoli monetari e fiscali che continuano a essere approvati, compresi quelli specificamente volti a stabilizzare il settore immobiliare.

Per quanto riguarda il Giappone, vediamo segnali sempre piu' evidenti che il rimbalzo dei salari inizia a tradursi in una certa ripresa dei consumi, che pone il Paese sulla strada giusta per conseguire una crescita in linea o superiore al potenziale e, anche, per stabilizzare definitivamente l'inflazione intorno al 2%. Allo stesso tempo, tuttavia, non vediamo ancora segni di surriscaldamento e va anche tenuto presente che il recente apprezzamento dello yen potrebbe generare una certa pressione al ribasso sull'inflazione nei prossimi mesi. Entrambe queste cose dovrebbero consentire alla BOJ di essere paziente nel decidere su ulteriori rialzi dei tassi.

View di mercato Coerentemente con la nostra analisi della situazione economica globale, manteniamo praticamente intatti gli elementi essenziali della nostra asset allocation: posizioni moderatamente costruttive in azioni, con una certa presenza nell'Asia emergente, e un peso maggiore in Europa che negli Stati Uniti, con titoli piu' ciclici che difensivi e puntando anche su piccole e medie imprese; bassa duration nel reddito fisso governativo, in particolare evitando i tratti lunghi della curva; esposizioni moderate al credito societario, con particolare attenzione alle scadenze brevi; e posizioni valutarie con livelli di carry interessanti che possono offrire una copertura nel caso in cui le nostre prospettive relativamente favorevoli per l'economia europea non si concretizzino.

* Chief Economist, Amchor IS "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

L'agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor declina ogni responsabilita' in ordine alla veridicita', accuratezza e completezza di tali analisi e invita quindi gli utenti a prendere atto con attenzione e la dovuta diligenza di quanto sopra dichiarato e rappresentato dalla societa'".

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(RADIOCOR) 16-09-24 13:51:09 (0361) 5 NNNN

 


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