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Vertice Ue: pressing di Zelensky su ingresso Nato e armi, i 27 aspettano voto Usa - FOCUS

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 17 ott - I capi di stato e di governo della Ue sono talmente assorbiti dall'agenda 'estera' e dalle discussioni sull'immigrazione che nessuno si ricorda di gioire per la decisione della Bce, che ha ridotto ulteriormente il tasso di interesse centrale di un quarto di punto percentuale alleviando le condizioni del credito. D'altra parte le due guerre alle porte di casa, Ucraina e Gaza/Libano, continuano e non si vede ne' su un fronte ne' sull'altro una via d'uscita a breve termine. DI piu' aumenta la preoccupazione di 'escalation', di un allargamento dei conflitti. In piu' l'immigrazione: i Ventisette in realta' convergono su politiche di indurimento delle politiche difensive dei confini, pero' divergono sui modelli da seguire mentre il ritorno ai controlli alle frontiere ormai e' una prassi estesa. E adesso c'e' la Polonia che ha varato un piano per sospendere temporaneamente il diritto di asilo per frenare l'immigrazione proveniente dalla Bielorussia. Poi ci sono molte discussioni sull'eventualita' di anticipare alcune disposizioni del recente patto per l'asilo. La premier Giorgia Meloni si dichiara soddisfatta perche' con l'accordo Italia-Libia adesso ci sarebbe un vero e proprio modello da seguire per ridurre la pressione migratoria, ma alcuni leader sollevano seri dubbi sulla sua efficacia.

Il momento chiave della giornata e' stato l'intervento del presidente ucraino Zelenski che ha presentato il suo piano 'per la vittoria' in 5 punti: essere invitati formalmente ad aderire alla Nato; piu' armi senza restrizioni sull'uso (e' il tema della possibilita' lanciare i missili in territorio russo); deterrenza strategica non nucleare nel paese per proteggersi da minacce russe; accordo con Ue e Usa sull'uso delle risorse minerali critiche (litio, gas, titanio) che al momento vanno difese per evitare finiscano sotto il controllo russo; sostituzione di alcuni contingenti militari americani attualmente di stanza in Europa con unita' ucraine. Gli ultimi due punti servono a convincere gli europei che possono ricavare molto in prospettiva dal sostegno finanziario e militari a Kiev.

La reazione dei 27 e' stata una presa d'atto del piano.

Nettamente contrari al piano Zelensky l'ungherese Orban ('piu' che terrificante') e secondo una fonte lo slovacco Fico. La reticenza a esprimersi almeno pubblicamente dipende dal fatto che si aspetta il risultato delle presidenziali americane. Per il resto il Vertice Ue conferma impegni di aiuto finanziario fondato sull'uso dei proventi degli asset della banca centrale russa deciso in ambito G7. Per estendere a tre anni il blocco degli asset (attualmente da rinnovare ogni sei mesi), necessario per dare certezza nel tempo all'utilizzo di quei proventi, bisogna aspettare (anche su questo) il voto americano: questa la condizione posta dal premier ungherese Orban par eventualmente decidere (sulle sanzioni occorre l'unanimita').

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 17-10-24 19:43:36 (0790) 5 NNNN

 


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