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Vertice Ue: pressing di Zelensky su ingresso Nato e armi, i 27 aspettano voto Usa - FOCUS -2-

Confronto su Israele/Gaza/Libano e sull'immigrazione (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 17 ott - Il cancelliere tedesco Scholz si e' presentato a Bruxelles dopo aver dichiarato a Berlino che 'occorre fare di tutto' per fermare il conflitto compreso cominciare a parlare con Putin.

Di fatto Scholz si e' candidato a far da mediatore. Non tutti la pensano come lui, pero': i Baltici per esempio sono i piu' freddi. Il presidente lituano Nauseda ha detto: 'E' il momento peggiore per avviare negoziati perche' la Russia si sente forte'.

Sul Medio Oriente, indica una fonte Ue a conoscenza della discussione al Consiglio europeo, si e' colto un cambiamento di toni: 'L'atteggiamento di Israele e' considerato sempre meno accettabile, ci sono sempre piu' leader i quali ritengono che debba cambiare rotta'. In particolare c'e' chi ha sollevato un tema preciso: quando arrivera' il momento in cui diremo 'basta cosi''? Riferendosi agli attacchi israeliani a Gaza e in Libano.

Considerazioni che non emergono ufficialmente, non sono peraltro condivise da tutti e ovviamente non emergono dal comunicato finale noto per ora ancora in bozza.

Sull'immigrazione non devono essere prese decisioni, tuttavia il tema assorbe diverse ore di discussione. Al mattino c'e' stata la riunione convocata da Meloni, dalla premier danese Frederiksen e dal premier olandese Schoof, cui hanno partecipato Polonia, Grecia, Austria, Cipro, Ungheria, Malta, Slovacchia, Repubblica Ceca. Poi nel tardo pomeriggio la discussione al Consiglio europeo.

La Commissione europea conferma che prossimamente approfondira' le possibili soluzioni per approfondire l'idea degli 'hub' di ritorno degli immigrati nei paesi di provenienza e che 'saranno tratte lezioni' dall'attuazione dell'accordo Italia-Albania. Diversi leader considerano i due centri italiani in Albania un fatto positivo: l'olandese Schoof dice che 'sono soluzioni innovative che in linea di principio dovrebbero interessare i nostri colleghi qui" al Consiglio'. Il leader nazionalista olandese Wilders indica che mentre l'Italia sta mandando persone in Albania, che e' un ottimo esempio, uno dei nostri ministri sta considerando che potremmo mandare persone, dopo aver svolto tutte le procedure in Olanda, in Uganda'.

Altri hanno preso invece le distanze: il cancelliere Scholz ha detto che quei centri 'sono una goccia d'acqua, non costituiscono una soluzione per grandi paesi' come la Germania; il premier belga de Croo dice che 'gli hub non hanno mai dimostrato di essere efficaci in passato e costano molto'; la Spagna e' nettamente contraria. L'Eliseo fa sapere che 'bisogna favorire i ritorni quando le condizioni lo permettono invece degli hub nei paesi terzi'. Si vedra'.

Intanto Francia e Germania vorrebbero puntare l'attenzione sul controllo dei movimenti secondari: si tratta del ritorno degli immigrati irregolari nel paese di primo arrivo, ed e' il problema che coinvolge in primo luogo l'Italia. Si tratterebbe di anticipare una regola prevista anche dal nuovo patto per l'asilo. L'Italia pero' sostiene che se si deve anticipare le nuove regole allora va attuata anche la parte della solidarieta' Ue verso i paesi di primo approdo.

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 17-10-24 19:46:42 (0797) 5 NNNN

 


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