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Unione Industriali Torino: imprese caute, Gay, garantire efficienza Transizione 5.0

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Torino, 14 ott - Le attese delle imprese torinesi per il quarto trimestre, pur registrando un rallentamento, risultano piu' favorevoli rispetto a quelle dell'intero campione piemontese, almeno per alcuni indicatori. E' quanto emerge dalla consueta indagine trimestrale realizzata dall'Unione Industriali Torino e Confindustria Piemonte. Le previsioni di occupazione e produzione - rileva l'indagine - sono ancora positive anche se, differenziando per settore, si osserva una divergenza tra un terziario in espansione e una manifattura ancora in rallentamento. Come per il Piemonte, restano negative le previsioni sull'export, con scambi commerciali resi difficoltosi dal rallentamento dell'economia tedesca e dalle guerre commerciali in atto tra USA, Cina ed Europa. La crisi di Stellantis e dell'automotive impatta sull'utilizzo della Cassa Integrazione e sulla propensione ad effettuare investimenti aggiuntivi. Circa un terzo delle imprese ha ordini garantiti per oltre 6 mesi. Cala la redditivita', analogamente a quanto osservato a livello regionale. "Mai come oggi, e' necessaria la massima attenzione e considerazione di tutte le segnalazioni e risposte che arrivano dalle imprese - spiega il presidente dell'Unione Industriali Torino Marco Gay -. Rispetto agli ultimi anni infatti, prima il Covid, poi il caro energia ed infine i drammatici conflitti in corso da una parte e la capacita' di insistere nelle filiere nazionali ed internazionali dall'altra hanno spiegato gli andamenti della fiducia delle imprese, mentre ora ci troviamo ad affrontare una difficolta' piu' profonda, legata alla frenata delle economie tedesca e francese e le incertezze geopolitiche ed infrastrutturali".

In questo contesto - aggiunge Gay - "e' rilevante garantire la piena efficienza del piano Transizione 5.0, che finalmente muove i primi passi, insieme a un'accelerazione della fase decisiva per il Pnrr e ai grandi progetti infrastrutturali.

Si tratta di tre condizioni che, insieme al bisogno di innovazione, possono fungere da volano per non far rallentare ulteriormente la fiducia delle imprese, e cogliere piu' rapidamente l'auspicata ripresa dell'economia europea nel 2025, anche grazie al calo di tassi e dell'inflazione".

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(RADIOCOR) 14-10-24 15:04:05 (0416) 5 NNNN

 


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