Ue: Ungheria resta ultima su stato diritto, nessun progresso su vari fronti

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 24 lug - Il quinto rapporto sullo Stato di diritto della Commissione Europea dipinge un quadro ancora una volta molto critico per l'Ungheria che riceve il maggior numero di raccomandazioni, otto in totale, e registra "nessun progresso" in vari settori chiave come la lotta alla corruzione ad alto livello, la riforma delle lobby, l'indipendenza dei media del servizio pubblico e la promozione di uno spazio civico sicuro. La sospensione dei fondi europei - si sottolinea nel rapporto - rimane in vigore poiche' non sono state adottate misure adeguate per risolvere le questioni relative allo Stato di diritto e alla corruzione. Nonostante qualche progresso nella giustizia, grazie a una riforma del 2023 che ha permesso lo sblocco parziale dei fondi di coesione, la Commissione segnala la persistente "influenza politica sulla procura" e le "campagne diffamatorie contro i giudici da parte dei media". Nella lotta alla corruzione, il rapporto evidenzia "ostacoli" incontrati dalla nuova Autorita' per l'integrita' e l'efficacia ancora incerta della Task Force anticorruzione.

Le carenze nel finanziamento dei partiti politici e delle campagne elettorali restano irrisolte.

La Commissione esprime "seria preoccupazione" per la mancanza di indagini solide su accuse di corruzione che coinvolgono funzionari di alto livello e la loro cerchia ristretta. "Le minacce al pluralismo dei media" rimangono un problema irrisolto, con i giornalisti e i media indipendenti che continuano a essere bersaglio di "campagne diffamatorie e di delegittimazione apparentemente coordinate", oltre che di "accesso selettivo a locali ed eventi governativi".

Persistono le preoccupazioni relative al ruolo dello Stato nel finanziamento della societa' civile, con la nuova legge a tutela della sovranita' nazionale che ha portato all'apertura di una procedura d'infrazione contro Budapest.

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(RADIOCOR) 24-07-24 12:49:57 (0424)EURO 5 NNNN