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Ue: Corte Conti europea, aumenta spesa irregolare nel bilancio -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 10 ott - Come per gli esercizi precedenti, il livello di errore stimato nella spesa di bilancio della Ue, indica la Corte dei conti che lancia l'allarme sui ' crescenti rischi finanziari per il bilancio causati da un debito record, dalla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e dall'elevato tasso di inflazione' La Corte, pur concludendo che i conti per l'esercizio finanziario 2023 'forniscono un'immagine fedele e veritiera della situazione finanziaria e che le entrate possono essere ritenute prive di errore', esprime la propria preoccupazione, perche' per i 191,2 miliardi di euro di spese finanziate dal bilancio il livello di errore e' aumentato fino al 5,6 % (2022: 4,2 %; 2021: 3 %). Per di piu', e' inficiata da irregolarita' anche una parte dei 48 miliardi di euro spesi nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza per la ripresa dalla pandemia. La Corte ha riscontrato pagamenti effettuati senza che fossero state soddisfatte tutte le condizioni applicabili, nonche' debolezze nei sistemi di controllo degli Stati membri.

Come per gli ultimi quattro esercizi, la Corte ha concluso che il livello di errore stimato era 'rilevante e pervasivo' e, pertanto, ha emesso un giudizio di audit negativo sulla spesa relativa al 2023. La Corte sottolinea che l'ingente aumento del tasso di errore stimato e' causato in gran parte dagli errori rilevati nella spesa per la coesione, che raggiungono il 9,3 % (2022: 6,4 %). Secondo la Corte, una delle ragioni per cui le amministrazioni nazionali stentano ad assicurare un finanziamento appropriato dei progetti di coesione potrebbe risiedere nel fatto che devono spendere in tempi stretti denaro proveniente da fondi Ue che sono in concorrenza tra loro. Dato che i progetti inficiati da errore corrispondono a quelli finanziati nel quadro del Recovery Fund e sono spesso controllati dagli stessi organismi nazionali, la Corte segnala che anche la spesa finanziata da quello strumento fondato su debito comune rischia di essere soggetta a tipologie di errore simili. Tuttavia, in quell'ambito, il rispetto delle norme Ue e nazionali non costituisce un prerequisito per l'effettuazione dei pagamenti agli Stati membri e non viene dunque verificato sistematicamente.

Secondo la Corte, i dati relativi al bilancio Ue mostrano che talune situazioni richiedono una particolare attenzione.

L'importo totale di impegni non ancora liquidati, che si tradurranno in futuri obblighi di pagamento se non disimpegnati, ha raggiunto il livello record di 543 miliardi di euro alla fine del 2023 (2022: 452,8 miliardi di euro). Al contempo, il debito ha subi'to un'impennata, raggiungendo i 458,5 miliardi di euro nel 2023 (2022: 348 miliardi di euro), aumentando cioe' del 32%, per effetto principalmente dei nuovi prestiti assunti per NGEU, pari a 268,4 miliardi di euro. Il debito Ue adesso e' quasi raddoppiato rispetto al 2021, quando si collocava a 236,7 miliardi di euro. Cosi' la Ue 'e' ora uno dei maggiori emittenti di debito in Europa, benche' non sia chiaro se la proposta sulle risorse proprie presentata dalla Commissione generera' entrate sufficienti a rimborsare il debito connesso al Recovery Fund'. Si stima che i costi aggiuntivi dell'indebitamento per il Recovery siano compresi tra i 17 e i 27 miliardi di euro.

La Corte sottolinea inoltre che l'elevato tasso di inflazione continua ad incidere negativamente sul bilancio. Basandosi sulle previsioni di inflazione della Commissione, la Corte stima che il bilancio possa perdere quasi il 13% del proprio potere d'acquisto entro la fine del 2025. L'esposizione complessiva del bilancio dell'UE, che misura il rischio connesso alle garanzie prestate dal bilancio Ue e alle passivita' potenziali, era di 298 miliardi di euro alla fine del 2023 (in aumento rispetto ai 248,3 miliardi di euro del 2022).

L'assistenza finanziaria all'Ucraina e' piu' che raddoppiata nel 2023, passando da 16 a 33,7 miliardi di euro. La Corte avverte che trasferire nel futuro i rischi di eventuali inadempienze nei rimborsi dei prestiti potrebbe mettere il bilancio Ue sotto pressione. Inoltre, mette in evidenza i notevoli rischi associati allo strumento per l'Ucraina istituito nel 2024 per fornire sostegno finanziario di un importo aggiuntivo massimo di 33 miliardi di euro sotto forma di prestiti per il periodo 2024-2027, a fronte del quale non e' previsto l'obbligo di costituire accantonamenti.

Aps

(RADIOCOR) 10-10-24 10:51:54 (0236) 5 NNNN

 


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