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Ue: a destra del Ppe si rimescolano le carte, appesi al voto francese - FOCUS

Cosi' si prepara il voto su von der Leyen il 18 a Strasburgo (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 1 lug - 'E' presto per dire che cosa accadra' nel Parlamento europeo nella seduta del 18 luglio quando i deputati voteranno su von der Leyen alla guida della Commissione per un secondo mandato. La configurazione dei gruppi politici e' ancora instabile, sulla loro composizione si sapra' di piu' alla fine di questa settimana'. Cosi' risponde un diplomatico europeo di alto livello alla domanda su quali potrebbero essere gli effetti a breve sul primo voto francese per l'Assemble'e Nationale sul voto degli eurodeputati a Strasburgo tra meno di venti giorni. Mentre i mercati sembrano scommettere sul minore dei mali, cioe' una minore probabilita' che al secondo turno il Ressemblement National di Le Pen-Bardella ottenga la maggioranza assoluta, il fronte della destra a destra del Ppe al Parlamento europeo e' in piena ebollizione. Fase di distacco e riaccorpamenti di gruppi nazionali e microgruppi.

La novita' del momento e' il lancio del gruppo 'Patriots for Europe' da parte del premier ungherese Viktor Orban, del leader della estrema destra nazionalista austriaca Herbert Kickl in procinto di prevalere nelle prossime elezioni legislative a fine settembre (Fpo finora e' parte di Identita' e democrazia, partito di riferimento di Le Pen e della Lega) e dell'ex premier ceco Andrej Babis (Ano). Il 'manifesto' di questa alleanza indica questi obiettivi: 'Dare priorita' alla sovranita' rispetto al federalismo, alla liberta' rispetto ai diktat e alla pace". Contro i non meglio identificati piani per creare 'uno Stato centrale europeo", contro le 'e'lite' di Bruxelles. E poi revisione del Green Deal, massima durezza sull'immigrazione. Nel Parlamento Ue i tre partiti arrivano insieme a 24 seggi (ma per essere un gruppo occorrono minimo 23 parlamentari di almeno 7 paesi).

Intanto, l'ex premier polacco Mateusz Morawiecki annuncia che c'e' il 50% di probabilita' che il suo partito Diritto e giustizia esca dall'Ecr, di cui e' presidente Giorgia Meloni, del cui ruolo nei movimenti in corso in questi giorni nella destra Ue non emergono segni particolari. E' chiaro che le mosse decisive saranno prese dopo il secondo turno delle elezioni francesi domenica prossima. Per esempio, non a caso Id ha spostato la riunione costitutiva del gruppo proprio in quel giorno. Anche Meloni aspetta l'esito francese per definire la linea che terranno i parlamentari di Fratelli d'Italia.

Antonio Pollio Salimbeni

(RADIOCOR) 01-07-24 18:17:16 (0570) 5 NNNN

 


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