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UBP: India, per Modi una maggioranza scricchiolante - PAROLA AL MERCATO

di Carlos Casanova* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 giu - Il primo giugno si sono concluse le elezioni generali indiane, il piu' grande esercizio democratico al mondo che richiede diversi mesi per essere completato. Gli exit poll avevano inizialmente previsto una vittoria schiacciante del Bharatiya Janata Party (BJP) del primo ministro Narendra Modi. Tuttavia, l'esito finale non poteva essere piu' diverso.

Modi e' pronto a tornare per un terzo mandato. Tuttavia, il BJP ha subito una grave battuta d'arresto, conquistando in tutto il Paese 240 seggi nella Lok Sabha (la camera bassa del parlamento indiano), non sufficienti per ottenere da solo la maggioranza (pari a 272 seggi). Pertanto, per formare il governo il BJP dovra' stringere delle alleanze (molto probabilmente con il Telugu Desam Party e il Janata Dal United). Nelle due elezioni precedenti, il BJP e i suoi alleati della coalizione di governo dell'Alleanza Nazionale Democratica (NDA) avevano ottenuto una quota sempre maggiore di seggi. Queste elezioni hanno segnato una netta inversione di tendenza.

Negli ultimi anni, grazie al forte mandato, la NDA e' stata in grado di attuare importanti riforme, con un riscontro positivo per i mercati. Tra queste vi e' la strategia 'Make in India', che incoraggia le aziende ad aprire fabbriche nel Paese (con un obiettivo di crescita del 12-14% annuo) e incentiva i finanziamenti esteri diretti nel settore manifatturiero. Inoltre, Modi ha anche condiviso piani per rendere l'India 'una nazione sviluppata' entro il 2047, il che richiedera' investimenti in infrastrutture e una crescita di circa l'8,0% all'anno. La NDA ha anche approvato riforme incisive come la spinta alla demonetizzazione e il codice fallimentare del 2016, salvaguardando i diritti degli investitori.

Attraverso maggiori investimenti in infrastrutture e capitale umano, l'India puo' sbloccare il suo potenziale di crescita.

Tuttavia, poiche' il BJP non e' stato in grado di ottenere la maggioranza, Modi potrebbe dover portare avanti le difficili riforme con un mandato potenzialmente piu' debole. Sebbene il Paese sia destinato a rimanere l'economia piu' veloce dell'Asia, un Parlamento diviso potrebbe comportare una crescita potenziale leggermente inferiore. Inoltre, e' possibile che il nuovo governo di coalizione dia priorita' alla spesa sociale rispetto al piano di consolidamento fiscale, erodendo i fondamentali del Paese.

Questa non e' necessariamente una notizia negativa per gli investitori. Pur essendo una democrazia multipartitica, con al governo la maggioranza guidata dal BJP l'India ha registrato un aumento delle politiche discriminatorie nei confronti degli investitori stranieri e delle minoranze religiose. L'esito delle elezioni generali di quest'anno riflette in parte l'intenso dibatto ideologico in corso nel Paese, con un maggior numero di elettori che sostengono l'alleanza di opposizione laica. In assenza di una maggioranza assoluta, il programma nazionalista indu' di Modi avra' probabilmente un ruolo meno importante.

Il mercato rimarra' volatile fino alla formalizzazione della nuova alleanza. Solo allora potremo avere un'idea piu' precisa di come sara' il nuovo bilancio e la nuova agenda politica. In futuro, gli investitori dovranno monitorare la stabilita' macro, in particolare se la nuova amministrazione si atterra' o meno al piano di consolidamento fiscale.

Un calo delle azioni indiane non e' un fatto negativo.

L'indice MSCI India rimane costoso, con un rapporto P/E forward di 24,5x, quasi una deviazione standard al di sopra della sua media decennale (grafico). Data la struttura dei mercati indiani, osserviamo una forte correlazione tra la crescita del PIL e quella degli EPS su lunghi periodi di tempo. L'esito delle elezioni non modifica sostanzialmente questa relazione.

*Senior Economist - Asia di Union Bancaire Prive'e (UBP) "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

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(RADIOCOR) 16-06-24 13:18:16 (0241) 5 NNNN

 


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