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Sanita': UniCatt, se spesa non aumenta rischio privatizzazione nei fatti

Report Osservatorio conti pubblici (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 12 ott - La spesa sanitaria italiana e' coperta per un quarto da fondi privati, mentre i soldi pubblici garantiscono i restanti tre quarti.

Ma mentre la spesa pubblica tende a diminuire, quella privata punta alla crescita e, non solo senza tagli ma anche senza aumenti alla sanita' pubblica si rischia nei fatti un'inversione di rotta. E' il quadro tracciato dall'Osservatorio conti pubblici dell'Universita' Cattolica.

Nel 2022 la spesa privata in sanita' ha toccato i 44,9mld, quella pubblica i 130,8mld; sul totale di 175,7mld, dunque, quella privata rappresenta il 25,6%. Un valore in linea con la media Ocse del 24,4%, ma piu' elevato di molti altri paesi europei come Francia (15,3%) e Germania (13,3%) e degli stessi Stati Uniti (16,4%). Il caso italiano e' piu' simile a quello della Spagna e del Belgio, dove circa un quarto della spesa sanitaria e' coperta da fondi privati.

Stando ai numeri, la spesa pubblica sul pil e' cresciuta negli ultimi vent'anni di quasi due punti percentuali, se si considera che nel 1995 la spesa in rapporto al Pil era pari al 4,9% e nel 2022, ha toccato il 6,7% del Pil. Un dato in linea con la media dei Paesi Ocse, anche se piu' bassa di altri paesi europei come Germania (10,9%) e Francia (10,1%).

Dall'altra parte la spesa privata per le cure rispetto alla spesa totale e' rimasta pressoche' invariata rispetto a un ventennio fa e, anzi, e' leggermente diminuita, rileva l'Osservatorio conti pubblici: dal 28,7% del 1995 al 25,6% del 2022, non superando mai i 2,5 punti percentuali sul pil.

ami

(RADIOCOR) 12-10-24 14:08:01 (0311) 5 NNNN

 


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