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Salute: OneSight Essilux, in Italia 2,7 mln con problemi vista ma senza risorse

Rapporto Censis: 7 su 10 rinunciano alle visite oculistiche (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 9 ott - In Italia 2,7 milioni di persone, il 5,4% degli abitanti, hanno problemi di vista ma non hanno le risorse economiche per provvedere a questa condizione: nell'ultimo anno piu' di 7 su 10 hanno dovuto rinunciare alle visite oculistiche. Il disagio, che il Censis definisce 'fragilita' oculistica', colpisce in primo luogo le donne, gli anziani, i residenti nel Sud e nelle isole e nelle citta' con oltre 500mila abitanti. Lo rileva il rapporto della Fondazione OneSight Essilor Luxottica, realizzato in collaborazione con il Censis, 'Italiani in condizioni di fragilita' oculistica: fotografia di un disagio sociale sommerso'. In base alla ricerca tra i 10,7 milioni di italiani (cioe' con problemi alla vista), oltre la meta' (55,6%) pensa che la propria vista sia peggiorata a causa della difficolta' di accesso alle cure sanitarie: l'83,5% ha incontrato ostacoli o ha dovuto rinunciare alla sostituzione degli occhiali, il 78,2% ha rinviato o saltato le visite oculistiche; per far fronte ai costi delle cure della vista il 23,9% delle persone in fragilita' oculistica ha subito un calo del proprio tenore di vita e il 47,6% ha dovuto tagliare altre spese. Il 62,8% delle persone con problemi alla vista tende a rivolgersi alla sanita' privata, perche' necessita di un'assistenza sanitaria frequente e tempestiva e il 66,6% ritiene che la scarsa attenzione del Servizio sanitario sulla salute della vista e' fonte di disuguaglianza. 'I dati raccolti costituiscono per noi una base preziosa da cui partire per costruire iniziative sempre piu' efficaci affinche' la vista sia un bene di tutti. Si tratta inoltre di uno strumento utile per chi si occupa della salute pubblica e per tutti gli attori coinvolti - commenta Leonardo Maria Del Vecchio, Presidente della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia - Come Fondazione, forti della nostra esperienza internazionale, ci interroghiamo continuamente su cosa possiamo fare nel nostro Paese. Ci impegniamo ogni giorno per coinvolgere una rete sempre piu' capillare di realta' sul territorio nelle nostre attivita' di assistenza, prevenzione, sensibilizzazione'.

'Il rapporto ha messo in luce la rilevante consistenza quantitativa di un disagio sociale, con fondamento sanitario, sinora sommerso e poco conosciuto - osserva Giorgio De Rita, segretario generale del Censis - I risultati dell'indagine, infatti, certificano che, nella molteplicita' delle forme del disagio sociale contemporaneo, del quale sappiamo ancora troppo poco, occorre ormai includere anche la fragilita' oculistica che puo' coinvolgere gruppi sociali che solo in parte coincidono con quelli del disagio socioeconomico tradizionale'.

fon

(RADIOCOR) 09-10-24 12:50:26 (0306)SAN 5 NNNN

 


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