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Polizze clima: Baroni (Confindustria), chiarezza prima che scatti obbligo imprese -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 10 ott - Secondo Brunori di Confindustria "assicurarsi e' tema di buona gestione aziendale, riduce il rischio di interruzione dell'attivita'" la cosiddetta business continuity, inoltre "un'azienda ben gestita e' quella che il rischio lo previene anche con una polizza". La copertura assicurativa tuttavia "dovrebbe avere delle ricadute sull'accesso al credito, le banche dovranno valorizzare di piu' la presenza di polizze" ma un'indagine recente della Banca d'Italia, aggiunge la Direttrice area Credito di Confindustria, "dice che una quota alta di banche non tiene conto della presenza di una polizza". Le imprese si attendono un decreto interministeriale "con grande qualita' degli schemi assicurativi e il chiarimento di tanti aspetti, tra i quali la definizione delle calamita'". Importante sara' anche un impatto, soprattutto per le pmi "contenuto e ragionevole". Per le imprese, oltre al costo della polizza, andra' considerato l'onere della prevenzione anche perche' "ci sara' una spinta delle imprese di assicurazione" in tal senso. Secondo Roberto Novelli, responsabile della Segreteria di Presidenza dell'Ivass osserva: "ci vuole un testo del decreto di buona qualita' che dica, con trasparenza, cosa prevede l'obbligo di legge e cosa no". Per il supervisore e' una sfida nuova, enorme: "ci troviamo a gestire un rischio nuovo, bisogna conciliare la tenuta del sistema con l'obbligo a contrarre". L'Ivass, anticipa Novelli, ha messo a punto un sistema, che presentera' a breve, "che contempera le due esigenze".

Le polizze clima, commenta il Direttore Generale di Ania Dario Focarelli, dal punto di vista delle compagnie assicurative sono un business rischioso: si stima una necessita' di capitale aggiuntivo di 10 miliardi per far fronte all'obbligo a contrarre. Il decreto interministeriale "ci deve dare indicazioni precise per fare i contratti" con le imprese. Focarelli ricorda il meccanismo di pool messo in piedi dal settore con la collaborazione di Ania e ne spiega il funzionamento. "Il pool non prendera' il rischio ma sara' un agente in nome e per conto della singola compagnia". Il vantaggio e' quindi nel confronto con i grandi riassicuratori internazionali che vedranno il pool come un unico portafoglio sintetico, diversificato, e quindi ridurranno i costi che faranno pagare alle compagnie per la loro copertura.

Ggz

(RADIOCOR) 10-10-24 14:59:12 (0425)ASS 5 NNNN

 


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