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Pensioni: Moneyfarm, a confronto mattone, Btp e previdenza integrativa -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 1 set - Investire nel mattone per la pensione, secondo l'analisi di Moneyfarm, infatti ha vantaggi sia dal punto di vista successorio sia per il fatto che affitti e prezzi di vendita si rivalutano per effetto dell'inflazione, ma si tratta di investimenti scarsamente liquidi e flessibili, a cui si associano rischi specifici legati a difficolta' di gestione, reperimento di inquilini, morosita' e spese straordinarie.

Dal 2010 ad oggi, inoltre, secondo rielaborazioni di Moneyfarm di dati Istat, l'indice dei prezzi delle abitazioni e' in terreno positivo soltanto per gli immobili di nuova costruzione (+24%), mentre i costi d'acquisto delle abitazioni esistenti sono addirittura diminuiti (-16%). Il rendimento netto nazionale di un immobile in locazione si aggira intorno al 3,1%, mentre a Milano e Roma, complici i costi d'acquisto piu' elevati, il rendimento scende rispettivamente al 2,7% e al 2,9%. Rispetto agli immobili, Btp e fondi pensione sono piu' semplici da gestire, piu' liquidi e consentono investimenti parziali e progressivi nel tempo, anche se il valore di entrambi gli strumenti e' soggetto a oscillazioni in funzione, rispettivamente, dell'andamento dei tassi e dei mercati finanziari sottostanti alle linee di investimento. Da notare che Infine la cedola effettiva netta del Btp piu' lungo attualmente sul mercato (2072 con cedola lorda 2,15%), al netto della ritenuta fiscale e grazie al prezzo di circa 61 euro, e' intorno al 3,1%, quindi sovrapponibile alla rendita immobiliare media. Fatte queste premesse, le conclusioni dell'analisi Moneyfarm in dettaglio sono: tra immobile e BTP, lo strumento in grado di assicurare il rendimento maggiore nel lungo termine, la variabile chiave e' l'inflazione: se il proprietario dell'immobile riuscisse ad adeguare i canoni in funzione dell'andamento dell'inflazione ogni anno, dopo 10 anni l'investimento immobiliare medio potrebbe rendere 52.928 euro, contro i 47.966 del Btp. Se, invece, si confronta il rendimento medio immobiliare con quello di un fondo pensione, quest'ultimo appare nettamente in vantaggio all'aumentare dell'orizzonte temporale disponibile e del rischio associato al profilo dell'investitore. Infine, in uno scenario di rivalutazione dei canoni immobiliari al 75% dell'inflazione, il rendimento a 40 anni di un fondo pensione si collocherebbe sia in linea - 180.635 euro con profilo a basso rischio e focus su obbligazionario governativo Europa - sia notevolmente sopra - 540.339 euro in caso di profilo ad alto rischio, con focus su azionario mondiale - la rendita immobiliare media (174.119 euro).

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(RADIOCOR) 01-09-24 16:25:57 (0335) 5 NNNN

 


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