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Nato: occhi puntati sulla Cina, 'fattore determinante' di sostegno alla Russia -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor)- Washington, 10 lug - Un anno fa al vertice a Vilnius, la Nato era apparsa un po' piu' frenata sulla Cina in rapporto al sostegno di Pechino alla Russia per l'invasione dell'Ucraina benche' abbastanza precisa nella valutazione. Si diceva, allora, che 'l'approfondimento del partenariato strategico tra Cina e Russia e i loro tentativi di rafforzarsi reciprocamente di minare l'ordine internazionale basato su regole sono contrari ai nostri valori e interessi' e si invitava Pechino 'ad agire in modo responsabile e ad astenersi dal fornire qualsiasi aiuto letale alla Russia'.

Ora le evidenze di tale aiuto ci sono: man mano che le sanzioni stringono il cerchio sulla Russia sebbene con effetti dilatati nel tempo, la Cina e' diventata un partner economico sempre piu' decisivo per Mosca. Per non parlare del sostegno in termini di capacita' satellitari per le azioni militari sul terreno e della fornitura di nitrocellulosa per gli armamenti, secondo alcuni rapporti internazionali.

D'altra parte, Stati Uniti ed Europa hanno messo sotto sanzioni un certo numero di imprese stabilite in Cina e Hong Kong per aver esportato, per esempio, droni o aver aggirato le sanzioni occidentali su certe tecnologie. Secondo il think tank Carnegie Endowment la Cina esporta ogni mese in Russia prodotti a duplice uso (militare e civile) per circa 300 milioni di dollari.

Si vedra' come il messaggio a Pechino sara' 'condito' con il classico linguaggio consolidato negli ultimi mesi: da parte europea si e' fermi alla definizione ormai classica, il trittico 'partner, concorrente, rivale sistemico'.

Definizione che in tempi di guerra lunga in Ucraina - quindi di sostegno cinese nel tempo della Russia -, di rischi per la sicurezza in Africa o nell'area Indo-Pacifico, di tensioni commerciai acute Usa-Cina e Ue-Cina, riflette l''estrema complessita' dei rischi e degli interessi in gioco. Da un lato gli Usa con Biden puntano ad allineare i principali alleati del G7 a una stretta verso Pechino.

v Il consigliere per la sicurezza nazionale Jack Sullivan indica che 'l'amministrazione Biden ha cercato di migliorare la cooperazione tra i nostri alleati democratici a livello globale per sfruttare la nostra forza collettiva, e i risultati sono stati significativi. I nostri alleati nell'Indo-Pacifico sono venuti in aiuto dell'Ucraina, mentre i nostri alleati europei stanno assumendo un ruolo piu' attivo nella regione dell'Indo-Pacifico. La Gran Bretagna aiuta l'Australia a costruire sottomarini a propulsione nucleare. Gli alleati europei e indo-pacifici stanno collaborando strettamente con gli Stati Uniti per proteggere le tecnologie sensibili fondamentali per la sicurezza nazionale dall'utilizzo da parte della Cina contro di noi.

Partner e alleati in tutto il mondo si esprimono a sostegno della pace e della stabilita' nello Stretto di Taiwan e della liberta' di navigazione e dello stato di diritto nel Mar Cinese Meridionale'. Dall'altro lato, in Europa e non solo la Germania, si cerca di dare un peso equivalente a tutti e tre gli elementi del trittico e non di volta in volta a uno solo rispetto agli altri. C'e' un evidente interesse economico-commerciale, in gioco, ma non solo. Tra l'altro non e' le cose sul piano delle relazioni commerciali Europa-Cina stiano andando molto bene: oggi Pechino ha annunciato l'avvio di un'inchiesta sulle pratiche commerciali europee in risposta ai dazi annunciati dalla Ue sull'importazioni di auto elettriche.

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 10-07-24 18:13:25 (0556) 5 NNNN

 


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