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Moda: Smi, clima forte incertezza, in prima parte 2024 rallentamento domanda

Tamborini: serve riflessione e pianificazione strategica (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 28 giu - Le aziende italiane del tessile-abbigliamento si trovano a operare in un contesto generale non facile. Le previsioni per il 2024 sono difficili, perche' lo scenario e' caratterizzato da andamenti delle aziende divergenti e polarizzati, dovuti al clima generale di forte incertezza. Emerge dall'Outlook sul settore, curato dell'Ufficio Studi Economici e Statistici di Sistema Moda Italia e presentato nell'ambito dell'assemblea dell'associazione, parte di Confindustria e che rappresenta il settore tessile, abbigliamento e moda. Volatilita' macroeconomica, inflazione crescente e tassi di interesse elevati "portano a un calo del potere d'acquisto dei consumatori e fanno ipotizzare per il tessile-abbigliamento un avvio 2024 all'insegna di un ulteriore rallentamento della domanda, sia interna che sui mercati esteri, che porterebbe verosimilmente - anche alla luce del raffronto con una prima parte del 2023 ancora in marcata crescita - a un'inversione del trend positivo registrato degli ultimi anni", si legge nel report. Alla luce di tutto questo, "serve una riflessione ma, soprattutto, una pianificazione strategica per il futuro del tessile e moda, tenendo conto delle peculiarita' del sistema italiano e delle esigenze emergenti a livello europeo", ha detto il presidente di Sistema Moda Italia, Sergio Tamborini, sottolineando che "in un mondo in profonda trasformazione, e' indispensabile considerare quelli che definiamo gli intrecci necessari per la crescita del sistema economico: connessioni geopolitiche e di mercato, ma soprattutto tra fabbriche e istituzioni, con al centro il capitale umano". Sulla base dei risultati dell'Indagine annua relativa al Tessile-Abbigliamento, realizzata a marzo-aprile 2024, si prevede un'ulteriore frenata almeno nel primo semestre dell'anno in corso. Seppur ben il 28% del panel confidi infatti in una stabilita' delle condizioni di mercato rispetto al periodo gennaio-giugno 2023, la percentuale di chi prospetta un peggioramento sale al 62% dei rispondenti, risultando cosi' di molto superiore rispetto a chi valuta che l'evoluzione congiunturale sia in miglioramento (10%).

Ars

(RADIOCOR) 28-06-24 12:47:03 (0305) 5 NNNN

 


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