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Mimit: Urso, libro bianco per fare meglio in Italia e Ue su duplice transizione -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 16 ott - 'E' motivo di grande soddisfazione che il percorso strategico avviato dal ministro Urso sulle politiche industriali e il Made in Italy abbia nel Cnel un suo importante punto di riferimento', ha sottolineato il presidente del Cnel, Renato Brunetta. 'Ai contenuti e agli obiettivi del libro verde ha lavorato un gruppo congiunto, costituito sulla base dell'accordo interistituzionale tra Cnel e Mimit del luglio 2023. Questa collaborazione prosegue ora con un ciclo di consultazioni e sono lieto che il ministro ci faccia l'onore di avviare al Cnel questa nuova fase. Una scelta di certo non casuale, poiche' il Cnel e' la casa dei corpi intermedi, il luogo del confronto e del dialogo tra la molteplicita' di soggetti che compongono la societa' civile', ha concluso il presidente del Cnel.

Come specificato dal Mimit, il documento presentato nasce dalla necessita' di avanzare delle proposte per affrontare alcune sfide e processi in corso che stanno impattando sul sistema produttivo italiano come la triplice transizione green, digitale e geopolitica, oppure la necessita' di sicurezza economica e di autonomia strategica al fine di rafforzare la sovranita' industriale, energetica e tecnologica. A queste sfide si affiancano quelle prodotte dalla iperglobalizzazione, come la deindustrializzazione, e quelle strutturali dell'economia italiana, legate al miglioramento dei livelli di produttivita' e di competitivita'. Inoltre, il libro verde propone 15 grandi obiettivi che dovrebbero guidare la nuova strategia di politica industriale al 2030. Tra questi: il consolidamento della posizione dell'Italia tra le prime 10 economie del mondo; la tutela del modello produttivo tradizionale del Made in Italy; l'aumento dei livelli occupazionali e della retribuzione del lavoro; la riduzione dei divari di sviluppo economico tra Regioni e territori. E ancora, la creazione di uno sviluppo industriale basato sul basso costo dell'energia anche con l'utilizzo del nucleare di ultima generazione; lo sviluppo di imprenditoria nei nuovi domini economici come quelli dello spazio e del mare e il rafforzamento della cooperazione con l'Ue e con i Paesi del G7, sviluppando in parallelo una capacita' di partenariato industriale internazionale, anche attraverso il Piano Mattei. Il documento individua, infine, anche alcuni settori industriali come strategici quali la Siderurgia, l'Automotive, la Farmaceutica, la Difesa e l'Aerospazio, la Cantieristica e i due domini dello Spazio e del Mare. Per modernizzare il rapporto con le imprese, viene suggerita l'adozione di una politica industriale orientata per filiere, anche con l'istituzione di una "Conferenza delle Imprese e delle Filiere", con il compito di consolidare le interdipendenze tra i diversi settori e rafforzare le Pmi.

Fla-

(RADIOCOR) 16-10-24 13:39:39 (0391) 5 NNNN

 


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