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Mes: Donohoe, dimostrata sua importanza per prevenzione e soluzione crisi -3-

Gramegna, ratifica trattato renderebbe piu' forte resilienza Eurozona (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Lussemburgo, 20 giu - La giornata e' stata tutta all'insegna della difesa delle virtu' del Mes.

Presentando il rapporto, Gramegna ricorda i casi di Grecia e Cipro riportati al livello 'investment grade' dalle principali agenzie di rating (come e' noto per la Grecia sono stati difficilissimi gli anni per arrivarci). 'Questi miglioramenti testimoniano i risultati positivi derivanti dalle riforme ambiziose, anche se a volte dolorose, attuate nel corso degli anni. Piu' in generale, la maggior parte dei cinque paesi che hanno ricevuto sostegno finanziario dal Mes e dal suo predecessore, l'Efsf, hanno registrato tassi di crescita economica superiori alla media dell'area euro', afferma Gramegna. Tuttavia, 'e' imperativo guardarsi dall'autocompiacimento. I rischi restano orientati al ribasso e la continua evoluzione delle crisi richiede che istituzioni come il Mes rivalutino continuamente i propri strumenti per garantire una preparazione ottimale per fronteggiare le sfide'.

E proprio a proposito di sfide, Gramegna dice che per 'rendere Eurozona e Ue a prova di choc richiedera' ulteriori miglioramenti nell'architettura istituzionale'. E ricorda che 'in primo luogo non esiste il sostegno per il Fondo di risoluzione unico. Questo sostegno, cosi' come delineato nel Trattato Mes modificato, potrebbe fornire 68 miliardi di euro di potenza di fuoco aggiuntiva in caso di esaurimento del Fondo di risoluzione unico'. A fine 2023 le risorse del Fondo di Risoluzione Unico ammontavano a circa 80 miliardi di euro.

E' una delle novita' del Mes riformato, novita' non realizzatesi a causa della mancata ratifica del trattato da parte dell'Italia. Gramegna: 'La mancanza di una rete di sicurezza aggiuntiva lascia i contribuenti vulnerabili, nel caso in cui le risorse del Fondo di risoluzione unico dovessero esaurirsi durante una significativa crisi bancaria.

Come lo stesso Fondo di risoluzione unico, il backstop e' stato ideato per proteggere il denaro dei contribuenti in caso di risoluzione bancaria. Di conseguenza, la resilienza dell'Eurozona non e' cosi' forte come potrebbe essere'.

In secondo luogo, e' 'urgente rendere il quadro di risoluzione delle banche piu' efficace e garantire condizioni di parita' per tutte le banche e i depositanti'. Molte banche in fallimento sono state risolte al di fuori del quadro europeo, a volte facendo ricorso ai fondi dei contribuenti invece che alle risorse bancarie. In terzo luogo, l'assicurazione dei depositi 'dovrebbe essere rafforzata: un sistema europeo attenuerebbe i rischi nel settore finanziario fungendo da rete di sicurezza per i sistemi nazionali. Cio' infonderebbe maggiore fiducia tra i depositanti e gli investitori, rafforzando in definitiva la fiducia nell'intero sistema bancario europeo e promuovendo una maggiore integrazione finanziaria. Un'ulteriore integrazione deve andare di pari passo con un'ulteriore riduzione del rischio'.

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 20-06-24 16:17:40 (0518) 5 NNNN

 


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