Istat: maxi-sgravio lavoro solo a 5,6% imprese, stop Ace pesa sul 25,3% -2-

Effetto combinato maggiorazione del prelievo Ires (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 05 lug - Secondo i risultati delle simulazioni Istat, le imprese colpite dallo stop all'Ace risultano piu' numerose nella manifattura (32,9%) e nei servizi di pubblica utilita' (38%; la percentuale delle unita' svantaggiate aumenta con la dimensione dell'impresa (una su due tra le imprese con oltre 2 milioni di fatturato o con oltre 50 addetti), e' piu' elevata tra le imprese piu' solide (42% per le imprese con indicatore Isef 'in salute') e con elevato grado di dinamismo, tra quelle aderenti al consolidato nazionale (72,7%) e appartenenti a un gruppo a controllo nazionale o internazionale, per quelle localizzate nelle regioni settentrionali e tra le esportatrici. Per quanto riguarda la deduzione del costo del lavoro per assunzioni, le imprese piu' avvantaggiate sono le unita' della manifattura (8%) e delle costruzioni (7,9%) e al crescere della dimensione aziendale. Nel complesso, gli effetti di cassa negativi derivanti dalla composizione di entrambi i provvedimenti si manifestano attraverso una maggiorazione del prelievo Ires che raggiungerebbe il 10,2% nel 2024. Il prelievo Ires addizionale derivante dalla eliminazione dell'Ace risulta pari al 12,2%; la riduzione del prelievo Ires per effetto della nuova maggiorazione del costo del lavoro in deduzione per nuove assunzioni raggiunge l'1,9% ed e' piu' elevata per le imprese delle costruzioni (4,5%), 'fragili' (5,6%) e 'fortemente a rischio' (3,5%) e per quelle appartenenti alle classi dimensionali piu' piccole, con classe di fatturato fino a 10 milioni o con meno di 50 addetti.

bab

(RADIOCOR) 05-07-24 13:02:14 (0317)PA 5 NNNN