Industria: europarlamentari, Europa sostenga manifattura, superare divergenze -2

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 06 set - "Bisogna mettere al centro le priorita' del sistema e dell'Europa, molte cose sono comuni, come la necessita' di una politica energetica, fiscale e di un piano industriale comune. Servono politiche coese, bisogna guardare in grande non in piccolo", ha detto Cecilia Strada, parte del gruppo dell'Alleanza progressista di Socialisti e Democratici. Del lavoro deve essere ancora fatto: "All'Europa e' mancata una strategia industriale e nei prossimi cinque anni si dovra' lavorare per questo", ha aggiunto Silvia Sardone, europarlamentare della Lega. "Il sistema produttivo italiano, in questo caso lombardo e del nord, ha delle sue specifiche che bisogna fare crescere anche nel sistema di norme europee, vogliamo lavorare a delle semplificazioni", ha detto Pierfrancesco Maran, europarlamentare del Pd, spiegando che "serve piu' Europa, servono investimenti pubblici rilevanti che impongono agli stati di collaborare, togliendo ideologia, perche' altrimenti non si sara' in grado di gestire una competizione che ormai e' su scala internazionale". Il discorso industriale e' legato a doppio filo a quello dell'automotive, con la scadenza fissata dall'Europa per il passaggio all'elettrico: "Noi ancora oggi ci dobbiamo misurare con un elefante in salotto che e' lo stop al 2035 delle auto a combustione interna. Siamo l'unico Paese ad aver fissato per regolamento uno stop che va esattamente nella direzione opposta rispetto all'auspicata competitivita' che anche Draghi nel suo rapporto ha evidenziato come driver fondamentale per far crescere l'Europa che ahime' negli ultimi anni non e' cresciuta ma al contrario ha fatto dei passi indietro", ha detto Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega.

Ars-Imt

(RADIOCOR) 06-09-24 15:37:55 (0472)EURO 5 NNNN